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Biathlon – A Le Grand Bornand la candidatura per i Mondiali prende sempre più corpo

Quest’inverno la Coppa del Mondo di biathlon non farà tappa a Le Grand-Bornand ma questo non significa che non se ne parli. Lunedì sera, all’Espace Grand-Bo, si è tenuto un incontro pubblico  hanno tenuto un incontro pubblico in vista di una candidatura per i Mondiali del 2028 e 2029 con le istituzioni locali. “Abbiamo una grande opportunità e un grande progetto collettivo” ha detto il sindaco André Perrillat-Amédé aprendo il dibattito davanti a una stanza piena di gente. “Abbiamo il nostro posto nell’ecosistema mondiale del biathlon. Non partiamo da una pagina bianca. Abbiamo già cinque Coppe del Mondo al nostro attivo.” Se non bastasse questo curriculum c’è anche la candidatura delle Alpi francesi per le Olimpiadi invernali del 2030, all’interno della quale Le Grand-Bornand fungerebbe da sito per le gare di biathlon.
All’evento era presente anche la Federazione di Sci che, nella figura di Fabien Saguez, era presente a rassicurare la popolazione locale. “L’IBU non segue una strategia del “sempre di più”” ha spiegato.
“Non dobbiamo perdere tempo” ha affermato Patrice Gunera, consulente per la società ALGOE, responsabile dell’eventuale organizzazione, ricordando anche la grande responsabilità attuale nei confronti dell’ambiente “organizzare i Mondiali nel cuore della stagione turistica è una sfida da raccogliere”  
Non poteva ovviamente, come ricorda Ski Chrono, non essere affrontato il discorso monetario. Le cifre infatti non sono mancate: 50 milioni per le infrastrutture e lo sviluppo del villaggio, di cui 10 milioni provenienti dal comune e 40 milioni dal consiglio dipartimentale dell’Alta Savoia, dalla regione Alvernia-Rodano-Alpi e dallo Stato; inoltre sarà necessario un budget operativo di 18 milioni di euro per coprire i quindici giorni in cui si svolge la kermesse iridata “con un pareggio da ottenere con i ricavi (biglietteria, finanziamenti IBU, diritti di marketing e partnership).”
Per candidarsi ai Campionati del Mondo 2028 e 2029, la presentazione della domanda all’IBU dovrà essere presentata nel maggio del prossimo anno. Dopo una fase di ispezione e una commissione di valutazione alla fine di agosto, i nove membri del Consiglio IBU decideranno a fine settembre l’assegnazione delle due edizioni durante il Congresso di Belgrado del 2024. Al momento, oltre la Francia sono ufficialmente in corsa solo gli austriaci di Hochfilzen
Alla riunione era presente anche l’uomo che più incarna il biathlon in Francia, Martin Fourcade. “Vengo qui come vicino. Ho un legame speciale con Grand-Bornand. Sono venuto per la prima volta per competere in una competizione nazionale ed è qui che incontrati la mia futura compagna, anche lei dei Pirenei. Qui ho visto l’ultima gara del mio idolo Raphaël Poirée. Qui ho preso parte ai Mondiali Militari poi ho visto la nascita della Coppa del Mondo, fino alla vittoria nel 2018 che rimane uno dei momenti più belli della mia carriera. Sono un po’ un collegamento tra la generazione di Sylvie Becaert e quella di Sophie Chauveau. Sono molto entusiasta di questa candidatura, soprattutto per l’eredità. Penso in particolare alla pista di allenamento per gli skiroll che sta diventando fondamentale per la sicurezza degli atleti. Sono qui per trasmettere l’entusiasmo degli atleti della squadra francese di poter disputare i Campionati del Mondo in casa. È un’opportunità incredibile che mi sarebbe piaciuto avere nella mia carriera.”
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