È determinato a tornare protagonista e lottare per la vittoria della classifica generale della Coppa del Mondo. Dopo l’abbuffata della stagione 2021/22, Quentin Fillon Maillet ha vissuto una stagione di (quasi) magra, nella quale è comunque riuscito a vincere un oro mondiale in staffetta con i suoi compagni di squadra.
A Oslo è poi scoppiata la crisi all’interno della squadra maschile francese, che ha portato alle improvvise dimissioni dell’allenatore di fondo Vittoz e quello di tiro Favre, passato poi alla squadra femminile della Francia. Oltre a Simon Fourcade per la parte atletica, nello staff tecnico è entrato Jean-Pierre Amat come allenatore di tiro, uno coach stimato da tutta la squadra francese.
Quentin Fillon-Maillet è entusiasta dell’inizio della loro collaborazione: «Lo conosco dal mio debutto nella nazionale francese – ha affermato a FFS TV – da giovane o da junior, non lo so più esattamente. Jean-Pierre è un’enciclopedia! Non solo il tiro, ma ci sono anche tante altre aree in cui è molto esperto. È molto aperto alle nostre idee e non è chiuso a un solo modo di sparare. È molto interessante, perché c’è una bella contaminazione tra la sua esperienza, la nostra esperienza e il suo passato come tiratore [sportivo]. Finora è stato molto gratificante».
Fillon Maillet è molto curioso di mettersi alla prova nel Martin Fourcade Nordic Festival di sabato, dove difenderà il titolo vinto lo scorso anno: «Lì non cercheremo solo il risultato, anche se voglio vincere. È un format particolare in cui il tiro ha un ruolo importante, ancor più che in Coppa del Mondo. Cercherò quindi di sparare dei buoni colpi, senza farmi prendere dalla posta in gioco e dal nervosismo dell’evento. Sugli sci, l’obiettivo sarà produrre qualcosa di interessante anche se il tracciato è completamente piatto».
Biathlon – Fillon-Maillet elogia il suo nuovo allenatore: “È molto aperto, non è chiuso a un solo modo di sparare”
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