La nazionale azzurra di combinata nordica ha appena raggiunto Tarvisio, dove, sfruttando anche i trampolini della vicina Slovenia, svolgerà alcune giornate di allenamento prima della partenza per Oberwiesenthal, dove venerdì 25 agosto inizierà il Summer Grand Prix di combinata nordica.
Tra gli atleti più curiosi di tornare a indossare il pettorale di gara e misurarsi con gli avversari vi è certamente Samuel Costa. Il gardenese delle Fiamme Oro è infatti reduce da un’operazione al menisco della gamba destra e ha iniziato quindi la preparazione in ritardo rispetto ai compagni.
«Sono stato operato lo scorso 26 marzo per suturare il menisco – ha raccontato Samuel Costa a Fondo Italia – nelle successive sei settimane non mi era consentito caricare la gamba. È stato un periodo abbastanza lungo, ma il medico era stato ben chiaro su questo: solo chi riesce a rispettare i tempi poi è guarito al cento per cento, mentre a chi prova ad accorciarli appare spesso qualche problematica. Bisognava avere pazienza e l’ho fatto. Certo, il muscolo è poi sparito quasi completamente. Per questo motivo nelle successive tre settimane ho dovuto lavorare per recuperare la muscolatura. Ho fatto la riabilitazione in Germania, cercando di fare sempre i carichi giusti. L’inizio è sempre difficile, perché devi capire quanto dolore poter sopportare, fino a quanto fa bene o altrimenti male.
Nel frattempo ho anche ripreso a fare skiroll, ma allenamenti leggeri in classico, tanta bici, poi piano piano anche skiroll a skating. Sono stato contento perché anche in pattinaggio ho notato che non sento alcun dolore.
A metà luglio sono poi tornato ad allenarmi normalmente con la squadra. Al momento sento che mi manca ancora un po’ di mobilità, è abbastanza buona ma non ancora perfetta. Per quanto riguarda la forza sono molto vicino, anche se negli angoli molto chiusi non sprigiono tanta forza come faccio con la sinistra».
Samuel Costa è quindi curioso di recarsi in Germania e mettersi alla prova nel Grand Prix: «Difficile dire cosa aspettarmi, ma sicuramente la cosa più importante per me è vedere a che livello sono nel salto. Devo dire che ho iniziato abbastanza bene. Mi sono anche recato alla galleria del vento a Stoccolma. Ciò mi ha aiutato molto per le fasi di volo e stacco. Ho iniziato a fare subito dei buoni salti, ma solo in Germania potremo capire qual è il mio livello attuale, dove mi trovo in classifica. Un po’ quell’assenza di forza potrebbe incidere anche sul salto, ma l’importante è eseguire al meglio il salto, riuscendo a usare tutta la forza che hai a disposizione.
Per quanto riguarda la fase di fondo bisogna sempre fare molta attenzione in occasione del Summer Grand Prix, dipende molto dal carico o se prepari l’evento».
Il poliziotto gardenese è allora pronto a partire per la Germania, ovviamente senza dimenticare la chitarra, diventata per lui inseparabile: «Amo blues e folk, suono pezzi di Eric Clapton o dei Waterboys, per fare un esempio. Provo anche a cantare, ma ci devo ancora lavorare. Però a volte suono per i compagni, anzi, una volta anche per i clienti di un albergo dove eravamo in raduno» ci racconta ridendo. Il buon umore non manca mai a questo ragazzo, il modo migliore per affrontare un periodo incerto come quello post operatorio.