Margit Nordin fu un’autentica pioniera dello sci di fondo in Svezia e aprì la strada alla partecipazione delle donne alla Vasaloppet, gara sulla lunga distanza tra le più celebri del pianeta.
Google, attraverso uno speciale "doodle" che noi di "Fondo Italia" vi riproponiamo nell’immagine di copertina, ha commemorato giovedì 10 agosto il 126° anniversario della nascita della fondista, che nella vita di tutti i giorni era anche fisioterapista e insegnante di ginnastica.
Nata a Karlstad, in Svezia, nel 1897, la sua vita professionale in qualità di fisioterapista la costringeva a percorrere diversi chilometri al giorno sci ai piedi per assistere i pazienti. Proprio in virtù del moto continuo al quale si sottoponeva quotidianamente, decise di mettersi alla prova, partecipando alla seconda edizione della Vasaloppet (90 km).
Google, attraverso uno speciale "doodle" che noi di "Fondo Italia" vi riproponiamo nell’immagine di copertina, ha commemorato giovedì 10 agosto il 126° anniversario della nascita della fondista, che nella vita di tutti i giorni era anche fisioterapista e insegnante di ginnastica.
Nata a Karlstad, in Svezia, nel 1897, la sua vita professionale in qualità di fisioterapista la costringeva a percorrere diversi chilometri al giorno sci ai piedi per assistere i pazienti. Proprio in virtù del moto continuo al quale si sottoponeva quotidianamente, decise di mettersi alla prova, partecipando alla seconda edizione della Vasaloppet (90 km).
Nordin fu accolta con enorme scetticismo dai giornalisti sportivi e dagli addetti ai lavori dell’epoca, in quanto in quel periodo non era concepibile la partecipazione di una "quota rosa" a una gara tanto impegnativa sugli sci, ma nessuno le poté impedire di prendervi parte, poiché non esisteva una regola esplicita contro la partecipazione delle donne.
Fu così che il 4 marzo 1923 Margit Nordin si schierò sulla linea di partenza accanto ad altri 160 partecipanti maschi a Sälen e raggiunse il traguardo dopo dieci ore e nove minuti, accolta da numerosi applausi, malgrado l’ultimo posto in classifica. Otto giorni più tardi, l’organizzazione della Vasaloppet emanò un divieto di partecipazione per le donne, in quanto la gara presentava condizioni troppo dure per il loro fisico.
Tuttavia, Nordin aprì la strada alle successive generazioni di atlete e, dopo una pausa di 58 anni e decenni di artifizi (travestimenti e pseudonimi per gareggiare), nel 1981 la Vasaloppet autorizzò la presenza sulle nevi di Svezia anche delle donne.