La biatleta russa Uliana Nigmatullina è diventata madre lo scorso febbraio della piccola Aina e nelle scorse settimane è tornata ad allenarsi, incontrando maggiori difficoltà rispetto a quante potesse prevederne.
Ai microfoni di "Match TV", la neomamma ha sottolineato come le aspettative e la realtà siano diverse: "Pensavo che sarebbe stato più facile gestire il tempo. Si è scoperto, invece, che devo organizzare anche quello di un’altra persona".
La figlia di Nigmatullina ha "un programma di vita intenso, simile al mio: medici, cure, comunicazione obbligatoria e sviluppo. Gli allenamenti adesso per me sono più duri, li affronto con minor energia. Ma ho più motivazione, stranamente. Porto Aina ovunque in raduno: a Terskol, Sochi, Tyumen".
Ai microfoni di "Match TV", la neomamma ha sottolineato come le aspettative e la realtà siano diverse: "Pensavo che sarebbe stato più facile gestire il tempo. Si è scoperto, invece, che devo organizzare anche quello di un’altra persona".
La figlia di Nigmatullina ha "un programma di vita intenso, simile al mio: medici, cure, comunicazione obbligatoria e sviluppo. Gli allenamenti adesso per me sono più duri, li affronto con minor energia. Ma ho più motivazione, stranamente. Porto Aina ovunque in raduno: a Terskol, Sochi, Tyumen".
Per quanto riguarda le ore di sonno, la biatleta sembra avere acquisito il giusto ritmo: "Anche se la bambina dorme, io mi sveglio comunque agli orari previsti. In generale, la quantità di riposo a mia disposizione è sufficiente per me. È solo che prima dormivo per otto ore consecutive, ora le spezzo in due segmenti da quattro ore ciascuno".