Nelle scorse settimane, l’Unione internazionale di biathlon (IBU) ha comunicato i nomi dei nuovi ambasciatori per il periodo 2023-2025: si tratta di Jacques Jefferies (Francia), Thierry Langer (Belgio), Jules Burnotte (Canada), Maya Cloetens (Belgio) e Ukaleq Slettemark (Groenlandia).
Il gruppo di lavoro è impegnato nel sostegno delle tematiche ambientali e proprio Jefferies, ai microfoni di "Biathlon Live", ha spiegato che "sono molto orgoglioso di essere stato scelto come ambasciatore IBU nell’ambito che più mi era congeniale".
Il gruppo di lavoro è impegnato nel sostegno delle tematiche ambientali e proprio Jefferies, ai microfoni di "Biathlon Live", ha spiegato che "sono molto orgoglioso di essere stato scelto come ambasciatore IBU nell’ambito che più mi era congeniale".
Nei giorni precedenti si è riunito per la prima volta il gruppo tutela ambientale per analizzare l’operato dei precedenti ambasciatori, stilare le prime proposte e capire gli step successivi da affrontare: "Passiamo molto tempo sul circuito internazionale e ci rendiamo conto di certi aspetti – ha sottolineato il transalpino –. Per esempio nei pasti che noi atleti consumiamo tra una gara e l’altra, spesso si servono prodotti non locali, provenienti da molto lontano. A volte ci viene anche dato pane avvolto in plastica non riciclata. Tutte queste piccole cose, se corrette, renderanno il biathlon migliore per l’ambiente".
Jacques Jefferies ha concluso dicendo che ad Haanja (Estonia) e Madona (Lettonia) "lo scorso inverno le cabine per i tecnici erano alimentate da grandi generatori diesel il cui rumore era udibile dall’altra parte del parcheggio. Ecco, ci sono buoni margini di progresso anche su questi aspetti".