Il biathlon transalpino ha reagito con entusiasmo all’ipotesi di candidatura della Francia per ospitare le Olimpiadi invernali 2030. Uno dei primi a esprimersi in merito alla notizia è stato Martin Fourcade, cinque volte campione olimpico, membro del CIO e della sua Commissione degli atleti.
Il suo peso politico, peraltro, potrebbe essere decisivo nell’assegnazione dei Giochi e, nel comunicato stampa diffuso dal CNOSF, l’ex biatleta ha dichiarato: "Attraverso la nostra cultura degli sport invernali, il nostro ambiente e i nostri atleti, abbiamo la possibilità di scrivere le Olimpiadi invernali di domani, adattate alle nostre sfide sociali e climatiche. Cogliamo questa opportunità".
Il suo peso politico, peraltro, potrebbe essere decisivo nell’assegnazione dei Giochi e, nel comunicato stampa diffuso dal CNOSF, l’ex biatleta ha dichiarato: "Attraverso la nostra cultura degli sport invernali, il nostro ambiente e i nostri atleti, abbiamo la possibilità di scrivere le Olimpiadi invernali di domani, adattate alle nostre sfide sociali e climatiche. Cogliamo questa opportunità".
Affermazioni a cui, sulle colonne di "Le Dauphiné Libéré", hanno fatto eco quelle di Thierry Dusserre, allenatore di biathlon presso il Comitato del Delfinato: "È una buona notizia. Sono convinto che i francesi potranno organizzare i Giochi olimpici senza sostenere spese incredibili, perché è nello spirito dei tempi pensarci. Per me ovviamente è una cosa positiva, uno scatto motivazionale per tutti i giovani che praticano una disciplina invernale".
Anche Siegfried Mazet, allenatore della Norvegia di Johannes Thingnes Bø, ha bollato la notizia come "incredibile", poiché "un sito olimpico mantiene tale status ad vitam aeternam. È una grande avventura e, se si andasse fino in fondo e si ottenessero i Giochi 2030, sarebbe una straordinaria notizia".
