La fondista della Nazionale statunitense Sophia Laukli ha nelle lunghe distanze il suo punto di forza, tanto che l’introduzione delle nuove lunghezze di gara da parte della FIS l’ha resa felice.
Ai microfoni di "Faster Skier", l’americana ha affermato che la 5 km "è troppo breve, è positivo che ora si disputino le 20 e le 50 chilometri", prima di parlare di una clamorosa doppietta a stelle e strisce che è pronta a mettere a referto: "Con la Coppa del Mondo a Minneapolis, penso di partecipare anche all’American Birkebeiner, in programma la settimana successiva. Non l’ho mai fatto e alcuni di noi ci stanno pensando seriamente".
Ai microfoni di "Faster Skier", l’americana ha affermato che la 5 km "è troppo breve, è positivo che ora si disputino le 20 e le 50 chilometri", prima di parlare di una clamorosa doppietta a stelle e strisce che è pronta a mettere a referto: "Con la Coppa del Mondo a Minneapolis, penso di partecipare anche all’American Birkebeiner, in programma la settimana successiva. Non l’ho mai fatto e alcuni di noi ci stanno pensando seriamente".
Di recente, Sophia Laukli si è trasferita in Norvegia per unirsi al Team Aker Daehlie. Una scelta che la diretta interessata ha motivato come segue: "C’erano molte ragioni diverse. I prossimi Mondiali saranno in Europa. La maggior parte delle gare che disputo si tiene in Europa. È davvero allettante avere una base di allenamento nel Vecchio Continente. Inoltre, lo sci è molto curato in Norvegia".
Questa sua nuova vita non causa alcun conflitto con la Nazionale americana, con la quale il rapporto rimane ottimo, ha sottolineato Laukli, ricordando che a iniziarla allo sci sono stati i genitori (il padre è norvegese, ndr): "Sciano entrambi, io ho cominciato ad andare sugli sci grazie a loro. La mia località invernale preferita? Quella di Sjusjoen, proprio vicino a Lillehammer. Lì le piste sono infinite (oltre 2.500 chilometri complessivi)".
