La biatleta russa Uliana Nigmatullina ha confidato in un’intervista l’emozione di essere una madre, ancor prima che una sportiva.
Ne ha parlato più dettagliatamente ai microfoni di "Skisport.ru", asserendo: "Ogni mese essere mamma diventa sempre più interessante. È fantastico viaggiare con mia figlia Aina. È venuta con me a Sochi per un mese. L’ho chiamata così, Aina, perché è un nome abbastanza comune nel mondo. Si trova nei Paesi arabi, in Scandinavia, in Giappone. Lo abbiamo scoperto casualmente, dialogando con alcuni amici".
Ne ha parlato più dettagliatamente ai microfoni di "Skisport.ru", asserendo: "Ogni mese essere mamma diventa sempre più interessante. È fantastico viaggiare con mia figlia Aina. È venuta con me a Sochi per un mese. L’ho chiamata così, Aina, perché è un nome abbastanza comune nel mondo. Si trova nei Paesi arabi, in Scandinavia, in Giappone. Lo abbiamo scoperto casualmente, dialogando con alcuni amici".
Nel corso della stagione invernale, la piccola "mi seguirà negli allenamenti e, spero, anche nelle gare", che Nigmatullina si augura possano rivelarsi foriere di successi: "Ho iniziato la preparazione con un ritiro a Terskol, utile a capire in generale se sia pronta mentalmente e fisicamente ad allenarmi. Inoltre, fino ad agosto, l’allenamento si terrà a Izhevsk, poi secondo i piani, a Tyumen e Sochi. In una situazione ideale, vorrei disputare la Commonwealth Cup a Sochi".
Da quest’anno Uliana Nigmatullina rappresenterà la regione di Tyumen: "Mi allenerò con il team a partire da agosto. Questo porta una nuova carica motivazionale per il futuro".
