Antonin Guigonnat non ci sta e rispedisce le critiche al mittente. Il biatleta transalpino, non presente – al pari del suo connazionale Émilien Jacquelin – in occasione del primo raduno della Nazionale a Col Bayard, ha deciso di ribellarsi ai messaggi provocatori ricevuti dagli haters sui social network.
Com’è noto, Guigonnat e Jacquelin erano assenti giustificati al ritiro di fine maggio, in quanto avevano programmato da tempo una trasferta gravel in Croazia con Martin Fourcade, fratello dell’allenatore Simon, il quale a suo tempo disse: "Trattandosi di una trasferta sportiva, durante la quale percorreranno ogni giorno decine di chilometri in bicicletta, l’autorizzazione è stata loro concessa".
Lo stesso Martin Fourcade, sulle colonne di "Ski Chrono", prese le difese dei due biatleti: "Non hanno fatto i turisti, abbiamo fatto uscite giornaliere di 80 chilometri sulla ghiaia". Spiegazioni che, però, non hanno convinto proprio tutti e così Antonin Guigonnat, su "Nordic Magazine", ha deciso di fare chiarezza una volta per tutte.
"Capisco le critiche, perché le persone non sono necessariamente consapevoli di come lavoriamo – ha sottolineato –. La Federazione francese non è il nostro datore di lavoro. Collaboriamo con la squadra francese, che si tratti della dirigenza o degli allenatori. Alla fine sono nostri colleghi e, quella settimana, lavoravamo in smart working, per così dire! Essendo state fissate le date di questo gravel trip croato prima di quelle del primo raduno dell’estate, era ormai troppo tardi per disdire".
Il punto, però, è un altro e Antonin Guigonnat l’ha rimarcato: "È stata comunque una vacanza sportiva, non eravamo in un locale a Ibiza! Simon Fourcade conosce molto bene lo scopo di questo soggiorno e sa che è salutare e compatibile con i nostri obiettivi".
Com’è noto, Guigonnat e Jacquelin erano assenti giustificati al ritiro di fine maggio, in quanto avevano programmato da tempo una trasferta gravel in Croazia con Martin Fourcade, fratello dell’allenatore Simon, il quale a suo tempo disse: "Trattandosi di una trasferta sportiva, durante la quale percorreranno ogni giorno decine di chilometri in bicicletta, l’autorizzazione è stata loro concessa".
Lo stesso Martin Fourcade, sulle colonne di "Ski Chrono", prese le difese dei due biatleti: "Non hanno fatto i turisti, abbiamo fatto uscite giornaliere di 80 chilometri sulla ghiaia". Spiegazioni che, però, non hanno convinto proprio tutti e così Antonin Guigonnat, su "Nordic Magazine", ha deciso di fare chiarezza una volta per tutte.
"Capisco le critiche, perché le persone non sono necessariamente consapevoli di come lavoriamo – ha sottolineato –. La Federazione francese non è il nostro datore di lavoro. Collaboriamo con la squadra francese, che si tratti della dirigenza o degli allenatori. Alla fine sono nostri colleghi e, quella settimana, lavoravamo in smart working, per così dire! Essendo state fissate le date di questo gravel trip croato prima di quelle del primo raduno dell’estate, era ormai troppo tardi per disdire".
Il punto, però, è un altro e Antonin Guigonnat l’ha rimarcato: "È stata comunque una vacanza sportiva, non eravamo in un locale a Ibiza! Simon Fourcade conosce molto bene lo scopo di questo soggiorno e sa che è salutare e compatibile con i nostri obiettivi".
