Trond Nystad, com’è noto, è il nuovo allenatore di Emil Iversen e si occuperà, insieme agli altri componenti del team del norvegese, della preparazione del fondista, escluso dopo sette anni dalla Nazionale di sci di fondo.
Ai microfoni di "NRK", il tecnico ha "bacchettato" il suo nuovo "allievo", sottolineando come – più che aver trovato una risposta a cosa non abbia funzionato negli ultimi tempi – lui e Iversen stiano cercando il proverbiale "ago nel pagliaio. Non ci sono risposte, non sappiamo cosa sia andato veramente storto. Emil dice di aver trovato alcune risposte, io invece preferirei asserire che abbiamo trovato alcune domande".
Ai microfoni di "NRK", il tecnico ha "bacchettato" il suo nuovo "allievo", sottolineando come – più che aver trovato una risposta a cosa non abbia funzionato negli ultimi tempi – lui e Iversen stiano cercando il proverbiale "ago nel pagliaio. Non ci sono risposte, non sappiamo cosa sia andato veramente storto. Emil dice di aver trovato alcune risposte, io invece preferirei asserire che abbiamo trovato alcune domande".
Nystad ha poi rincarato la dose: "Ho detto a Iversen che deve essere curioso e deve cambiare le cose. Penso che sia l’impresa più difficile per noi umani, quella di cambiare le cose. Vogliamo che il risultato cambi e vogliamo che gli altri cambino, ma non vogliamo cambiare noi stessi. Quindi, dovrà guardarsi allo specchio e voler mutare le cose: penso che sarà la cosa più complicata per lui".
A suo avviso, comunque, il norvegese può ancora centrare tutti i traguardi a cui ambisce: "Può vincere le gare, può diventare campione del mondo e lottare per una medaglia a Trondheim 2025. Il suo potenziale è enorme, ma ad oggi è molto lontano da esso".
