Victor Lovera, fondista francese, ha ritrovato la Nazionale perduta. Due anni fa, quando la sua carriera sembrava procedere nel migliore dei modi, è arrivato l’infortunio alla schiena durante la preparazione estiva, con annesse terapie che l’hanno tenuto lontano dalle piste per alcuni mesi.
A quel punto, il giovane ha lasciato i collettivi della squadra nazionale e ha capito di dover ricostruire da capo il suo percorso sportivo, ripartendo dal Team Vercors Isère e riguadagnando motivazione e fiducia in se stesso.
A quel punto, il giovane ha lasciato i collettivi della squadra nazionale e ha capito di dover ricostruire da capo il suo percorso sportivo, ripartendo dal Team Vercors Isère e riguadagnando motivazione e fiducia in se stesso.
Fortunatamente, ha raccontato sulle colonne di "Nordic Magazine", "ero ben supportato dalla squadra, allenata da Rémi Salacroup e Robin Duvillard. Non avevo più molti obiettivi e non sapevo se sarei riuscito a tornare. Ci sono stati momenti in cui nutrivo molti dubbi e volevo smettere, ma non volevo concludere la carriera con un infortunio, quindi ho ricominciato".
Quando ha ottenuto i primi risultati con podi "ho sentito di essere vicino al recupero completo. Mi sono ripreso e questo mi è servito la scorsa stagione, che ho vissuto come la fine di un ciclo. Quando ho saputo che avrei disputato la mia prima gara di Coppa del Mondo, ho avuto difficoltà a rendermene conto! Sono andato lì per dimostrare cosa fossi in grado di fare e per divertirmi: questo mi ha permesso di ottenere buoni risultati per proseguire fino a Dobbiaco il fine settimana successivo".
Il ritorno nei gruppi della Nazionale francese ha rappresentato "la ciliegina sulla torta, perché non ero sicuro di niente. L’estate con Maurice Manificat? Sono super felice di potermi allenare con lui: è una leggenda dello sci d’Oltralpe!".
Quando ha ottenuto i primi risultati con podi "ho sentito di essere vicino al recupero completo. Mi sono ripreso e questo mi è servito la scorsa stagione, che ho vissuto come la fine di un ciclo. Quando ho saputo che avrei disputato la mia prima gara di Coppa del Mondo, ho avuto difficoltà a rendermene conto! Sono andato lì per dimostrare cosa fossi in grado di fare e per divertirmi: questo mi ha permesso di ottenere buoni risultati per proseguire fino a Dobbiaco il fine settimana successivo".
Il ritorno nei gruppi della Nazionale francese ha rappresentato "la ciliegina sulla torta, perché non ero sicuro di niente. L’estate con Maurice Manificat? Sono super felice di potermi allenare con lui: è una leggenda dello sci d’Oltralpe!".
