Salt Lake City vede farsi sempre più concreta all’orizzonte la possibilità di ospitare nuovamente le Olimpiadi e le Paralimpiadi invernali dopo l’edizione del 2002, la prima del Terzo Millennio. La città dello Utah ha infatti predisposto una candidatura solida, che è già stata approvata dagli organizzatori e che ora è pronta per essere presentata al Comitato Olimpico e Paralimpico degli Stati Uniti d’America.
Addirittura, esiste la concreta possibilità che alla località a stelle e strisce possano essere assegnati i Giochi del 2030, dunque quelli immediatamente successivi a Milano Cortina 2026, ma la preferenza degli sponsor (e non solo) ricadrebbe sulle Olimpiadi 2034, in modo da distanziarle sufficientemente da quelle estive che si terranno a Los Angeles nel 2028.
Addirittura, esiste la concreta possibilità che alla località a stelle e strisce possano essere assegnati i Giochi del 2030, dunque quelli immediatamente successivi a Milano Cortina 2026, ma la preferenza degli sponsor (e non solo) ricadrebbe sulle Olimpiadi 2034, in modo da distanziarle sufficientemente da quelle estive che si terranno a Los Angeles nel 2028.
Intanto, Fraser Bullock, amministratore delegato del comitato che ha redatto il dossier, ha rivelato ai microfoni di Fox che "sono migliaia le pagine che abbiamo messo insieme. Abbiamo compiuto un enorme passo avanti e ne siamo molto entusiasti. La nostra offerta è forte e crediamo fermamente che ospiteremo i Giochi nel 2030 o nel 2034".
Il piano di Salt Lake City, curato nei mini particolari, illustra nel dettaglio le sedi di gara (loro utilizzo, programma degli eventi, capienza massima, ndr) e la viabilità legata ai trasporti pubblici.
Il piano di Salt Lake City, curato nei mini particolari, illustra nel dettaglio le sedi di gara (loro utilizzo, programma degli eventi, capienza massima, ndr) e la viabilità legata ai trasporti pubblici.
Tuttavia, dicevamo, l’ideale per Salt Lake City sarebbe accaparrarsi i Giochi del 2034, a tal punto che lo stesso Bullock ha mosso pubblici elogi alla candidatura di Stoccolma per il 2030, quasi a voler sancire una sorta di alleanza velata con la capitale svedese, la quale però sta attendendo i risultati di uno studio di fattibilità per comprendere se portare avanti il progetto o abbandonarlo.
