Com’è noto, la Norvegia dello sci di fondo naviga tutt’altro che in buone acque da un punto di vista economico e, oltre ai tagli effettuati nella squadra élite e in quelle junior e reclute, la Ski Association ha reso noto che sarà inferiore il sostegno finanziario in favore dei team regionali.
A manifestare tutta la propria preoccupazione è stato il fondista Jan Thomas Jenssen del Team Elon Midt-Norge, il quale ai microfoni di "TV 2" ha asserito: "Vorremmo avere quei soldi. Viviamo in un’epoca in cui è incredibilmente difficile ottenere fondi di sponsorizzazione. Facciamo del nostro meglio per risparmiare denaro".
Il 27enne, ex campione del mondo junior nella staffetta, teme che altri talenti rinunceranno allo sci di fondo, per effetto delle spese elevate da sostenere: "Per prendere parte alla Scandinavian Cup, un viaggio arriva a costare oltre 10mila corone norvegesi. Lo scorso inverno è stato anche dannatamente costoso partecipare ai campionati nazionali. Presto arriveremo a gareggiare durante 10-12 fine settimana a stagione, quindi l’esborso sarà notevole".
Visto e considerato che gli atleti delle squadre regionali pagano una quota di iscrizione per militare nella loro squadra e si autofinanziano per quanto concerne viaggi e pernottamenti nelle strutture ricettive, i timori di Janssen risultano essere tutt’altro che infondati: "Temo che in molti abbandoneranno presto lo sci di fondo. Ad oggi ci sono molte persone che lo praticano, ma i costi di viaggio stanno crescendo, i prezzi del cibo sono aumentati e gli sci e le attrezzature stanno diventando più costosi. Lo sci nordico non è più uno sport per tutti".
A questo, si aggiunge la scure abbattutasi sulla Nazionale, dove sono stati ridotti i posti disponibili per gli atleti: "Quando vedi che il tuo sogno è quasi irraggiungibile, è molto facile fare le valigie e arrendersi – ha concluso il 27enne –. Penso di parlare a nome di molti fondisti della mia stessa categoria. È incredibilmente difficile entrare in Nazionale".