Dalla neve bagnata di Mosjøen, dove ieri ha centrato la vittoria nel format denominato "City Sprint", il fondista Johannes Høsflot Klæbo è tornato a discutere circa la sua decisione di abbandonare la Nazionale norvegese e di prepararsi in autonomia in vista della prossima stagione invernale.
Intervistato da "TV2", lo sciatore ha sottolineato come la settimana che sta per andare in archivio sia stata letteralmente frenetica, "soprattutto per mio padre. Ho fatto una scelta e l’ho sostenuta. Devo dire che più passano i giorni, più mi sembra corretta. Non potevo scendere a compromessi con me stesso".
Naturalmente, il divorzio dalla Norvegia non è maturato all’improvviso: "C’è stato un processo di avvicinamento, serviva un miglioramento. Mi sono accorto di come i compagni di squadra non venissero trattati in modo equo e quindi è diventato tutto abbastanza semplice".
Intervistato da "TV2", lo sciatore ha sottolineato come la settimana che sta per andare in archivio sia stata letteralmente frenetica, "soprattutto per mio padre. Ho fatto una scelta e l’ho sostenuta. Devo dire che più passano i giorni, più mi sembra corretta. Non potevo scendere a compromessi con me stesso".
Naturalmente, il divorzio dalla Norvegia non è maturato all’improvviso: "C’è stato un processo di avvicinamento, serviva un miglioramento. Mi sono accorto di come i compagni di squadra non venissero trattati in modo equo e quindi è diventato tutto abbastanza semplice".
Una frattura che, a giudicare dalle parole di Klæbo, pare insanabile: "Alla fine, tutto dipende da come tratti le persone. Bisogna trattare le persone correttamente, anche se si è finanziariamente in difficoltà. Poi ci sono stati problemi anche nella comunicazione".
Una serie di avversità su cui il norge non è riuscito a sorvolare e che l’ha portato alla decisione di lasciare la Nazionale: "È così che va – ha concluso di fronte alle telecamere di ‘TV2’ –. Avrei preferito essere in squadra, ma a un certo punto non si può far finta di nulla. È deludente, ma ora dobbiamo provare a trarre il meglio dal nuovo percorso. Devo andare in quota e seguire la mia strada".