Una grande carriera da atleta, un ruolo importantissimo nel CIO, nell’organizzazione delle Olimpiadi di Parigi 2024, ideatore del Nordic Festival di Annecy che porta il suo nome. Martin Fourcade ha deciso ora di dedicarsi però anche al teatro mettendo in scena un monologo teatrale dal titolo "Hors-piste", "fuori pista", scritto con Sébastien Deurdilly e diretto da Matthieu Cruciani, con cui vuole ripercorrere e raccontare le sua storia.
Circolano già le prime date del monologo del campione francese. La prima è prevista alla Maison de la Culture de Grenoble, il 17 e 18 ottobre prossimi. Il sito di MC2, come viene comunemente chiamato questo complesso, ha così presentato il monologo del campione francese: «Ripercorre la sua carriera da campione attraverso storie intime e confessioni dietro le quinte della competizione. Dallo Jura al Vercors, dai primi passi sugli sci con il fratellone Simon, alla consacrazione olimpica, Fourcade racconta la sua carriera con le sue gioie e i suoi dolori: un momento intimo e intenso con un uomo di fronte al suo mito e al suo pubblico. Per tutti gli amanti dello sport e della natura».
Domenica mattina, il "Journal du dimanche" ha svelato che Fourcade porterà lo spettacolo anche a Parigi, andando in scena a novembre sul palco del Théâtre du Rond-Point.
Questa un’introduzione dello stesso Fourcade: «Per parlarvi di questo progetto, devo dirvi di più sul biathlon, sport che ne unisce due. Due sport completamente diversi ma magnifici da unire. Il lato fisico dello sci da una parte, il lato mentale del tiro dall’altra. Sciare è bestialità. Pura fatica di resistenza, polmoni che bruciano, cuore che batte. Sentivi il mio cuore dopo tre minuti di gara, 180 battiti al minuto. Questo è tanto più impressionante dal momento che il mio cuore di solito batte così: 24 battiti al minuto a riposo. Normalmente, per un essere umano, ciò non accade. È uno dei cuori più bassi del mondo. I colpi erano meno il mio universo, meno il mio dominio. Penso di aver perseverato per spirito competitivo, ma all’inizio è stato un duro lavoro! Non sono né un cacciatore né un appassionato di armi, a casa dei miei genitori, quando eravamo bambini, era proibito avere una pistola di plastica. Eppure a 14 anni mi sono ritrovato con quello».
Biathlon – Martin Fourcade mette in scena un monologo teatrale per raccontare la sua carriera: prime date a Grenoble e Parigi
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