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Biathlon

La RBU conferma il passaggio di Anna Grukhvina al biathlon: “Ho deciso di mettermi alla prova”

Ora è ufficiale: la giovane fondista Anna Grukhvina passa al biathlon. Ad annunciare ciò che era stato già svelato dai media russi è stata la stessa Russian Biathlon Union con un comunicato ufficiale. «Il servizio stampa dell’Unione russa di biathlon presenta Anna Grukhvina, una sciatrice di Tyumen di 23 anni, che il Consiglio tecnico della RBU ha ritenuto abbastanza promettente da essere inclusa nell’elenco esteso della squadra russa di biathlon per la prossima stagione».
A 23 anni, ne compirà 24 il prossimo ottobre, la giovane russa ha quindi deciso di dare una svolta alla sua carriera. Nello sci di fondo ha fatto anche alcune esperienze in Coppa del Mondo, ricevendo spazio soprattutto nelle sprint, mancando però sempre la qualificazione. Anche un anno fa nel Mondiale Under 23 aveva rischiato di non qualificarsi, ma una volta fatto era giunta fino alla finale chiudendo quinta. In carriera ha vinto diverse medaglie a livello giovanile, come l’argento nella staffetta mista del Mondiale Under 23 di Vuokatti nel 2021 e l’argento nella staffetta femminile del Mondiale Juniores di Lahti nel 2019. Inoltre in Val di Fiemme nel 2021 vinse l’oro mondiale nella team sprint dei Mondiali di skiroll in coppia con Natalia Nepryaeva, che lei stessa ha indicato come il più grande successo della sua carriera
Nella sua intervista al sito della RBU ha dichiarato: «L’oro ai Mondiali di skiroll senior in Val di Fiemme nel 2021 nella team sprint è il più grande successo della mia carriera. Se Natasha Mekryukova (oggi Shevchenko, ndr) ha contribuito alla mia scelta? Io e lei vincemmo insieme la team sprint nella finale di Coppa di Russia a Syktyvkar. Natasha e io siamo amiche da molto tempo. Ero una damigella d’onore al suo matrimonio con Alexei. Questa amicizia ha influenzato la mia decisione di cimentarmi nel biathlon. Mi sono consultata con lei. Abbiamo parlato molto su questo argomento, discusso vari punti. In questa stagione, quando mi sono trovata a Sochi contemporaneamente ai biathleti, Natasha mi ha trascinato al poligono di tiro, tormentandomi: "Prova a sparare". Ho provato. Inoltre, Mikhail Viktorovich (Shashilov) mi ha sostenuta. Ho avuto una buona impressione. Mi piace. L’ho trovato molto eccitante. In generale, ho soppesato tutti i pro e i contro, così ho deciso di mettermi alla prova nel biathlon».
Nelle parole di Grukhvina si capisce però che il biathlon era nel suo destino, ma soprattutto che non è da considerare completamente una novizia. «Da bambina ho mosso i primi passi nello sci allenata da Nadezhda Dmitrievna Kovrizhnykh, che è stata anche la prima allenatrice di Shipulin e Kuzmina. Pensate che a più di settant’anni è ancora lì che allena i bambini a Tyumen. In realtà ho iniziato con l’hockey, lì ho imparato a pattinare, poi all’età di sei quasi sette anni sono passata allo sci. In realtà a tredici anni ho poi fatto biathlon per un anno e mezzo, avevo l’opportunità di allenarmi al tiro con Olga Melnik, argento in staffetta a Nagano».

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