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Biathlon

Biathlon – Dumont (allenatore Belgio): “Siamo ambiziosi e stiamo crescendo”

Fonte: profilo Instagram Clément Dumont
Nel biathlon ci sono nazionali che la fanno da padrona da anni e sono strutturate per arrivare ai massimi traguardi. Ma al di là dei paesi con i climi più favorevoli, tutti sono partiti da una base di lavoro. In Belgio si sta cercando di costruire un movimento attorno a Clément Dumont, 29enne ed ex biatleta. 
Dumont è stato chiamato alla guida della nazionale belga lo scorso agosto per sostituire Jean-Guillaume Béatrix e ha parlato di questa esperienza ai microfoni di Nordic Magazine: «Non sapendo dove sarei andato, non avendo trascorso l’estate ad allenare gli atleti, non avevo obiettivi o aspettative a livello sportivo. Sono stato più un supporto per i biatleti. Nonostante tutto, sono comunque soddisfatto della stagione! Rafforza l’idea sulla mia squadra, che può essere ambiziosa e può togliersi delle soddisfazioni. Mi sono subito proiettato verso le stagioni a venire. Questa squadra e questo potenziale mi hanno fatto venire voglia di impegnarmi. Voglio costruire questo progetto e andare oltre le aspettative degli atleti e delle istituzioni».
Il prossimo passo di crescita per la nazionale è trovare un elemento che migliori la squadra al poligono: «Personalmente, è stato un anno arricchente. Ho imparato molto da questa prima esperienza. Ho iniziato la stagione con tre atleti e l’ho conclusa con sei o addirittura sette. L’anno prossimo la squadra crescerà con alcune grandi novità. Il nostro obiettivo con il Belgio è quello di trovare un punto di riferimento per gestire in particolare il tiro, sin dagli aspetti teorici». Tuttavia, Dumont non è impaurito dalla sfida, e ci crede al punto tale da avere come obiettivo i Giochi di Milano-Cortina: «Durante l’inverno, mi sono detto che se avessi visto che non avevo i mezzi per costruire e far progredire il gruppo avrei dovuto lasciare perché non sarei stato al mio posto. Ho la fiducia della Federazione e loro seguono le mie idee, e dunque non ho motivo di smettere. Il mio progetto è quello di infondere un approccio alla performance in vista dei Giochi Olimpici del 2026 a Milano-Cortina».
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