Nonostante una buonissima stagione, nella quale l’Italia si è tolta tante soddisfazioni in campo internazionale, lo sci di fondo azzurro si starebbe avviando verso l’ennesimo cambiamento, questa volta a ciclo olimpico appena iniziato, che poterà a dei Giochi Olimpici certo non banali, quelle di Milano-Cortina 2026.
Secondo quanto raccolto da Fondo Italia, infatti, Freddy Stauder avrebbe deciso di lasciare la guida del fondo azzurro e avrebbe addirittura già comunicato al presidente della FISI, Flavio Roda, la sua scelta di lasciare la direzione tecnica della nazionale italiana di sci di fondo.
Alla base della sua decisione vi sarebbero delle frizioni proprio con alcuni uomini della federazione.
Una scelta che sembrerebbe ormai irreversibile e che potrebbe rallentare lo sci di fondo italiano, quando già a Dobbiaco sembrava invece tutto fatto per quanto riguarda le squadre. Stauder sarebbe solo l’ultima vittima di un movimento italiano dello sci di fondo che non sembra trovare pace, ogni volta a caccia di un capro espiatorio fin quando questo non perde la pazienza, come accadde già in passato con altri dt, anche dopo una stagione tutto sommato positiva come l’ultima.
A questo punto il presidente Roda dovrà cercare un nuovo direttore tecnico, anzi è già all’opera, poi andranno formate le squadre e scelti gli allenatori. L’augurio è che si vada però sulla linea della continuità, perché fare l’ennesima rivoluzione non avrebbe alcun senso, soprattutto dopo un anno positivo come l’ultimo. Insomma, la speranza è che non si azzeri nuovamente tutto o quasi per ripartire ancora una volta daccapo, sprecando così il lavoro fatto nell’ultimo anno, che sicuramente ha dato già i primi segnali positivi. L’importante sarà lasciare lavorare la prossima figura scelta per questo difficile ruolo, perché allo sci di fondo italiano serve anche un po’ di quella tranquillità e serenità, che contraddistinguono per esempio l’ambiente del biathlon, per far lavorare tutti in maniera migliore.
Se si vuole fare davvero il bene di questa disciplina, basta con conflitti e negatività, da appassionati prima ancora che da addetti ai lavori lo chiediamo per favore, altrimenti non si andrà mai da nessuna parte e si vivrà in un continuo loop che esalta solo i risultati peggiori senza cogliere le cose positive che ci sono. È il momento di mettere da parte ogni rancore e pensare solo al bene dello sci di fondo italiano, lo scrivemmo invano già due anni fa.