Home > Notizie
Sci di fondo

Sci di fondo – Dalle compagne di sempre alle più giovani, le atlete salutano Greta Laurent dopo il suo ritiro!

Sabato scorso Greta Laurent ha scelto la vigilia di Pasqua per annunciare la sua decisione di ritirarsi dall’attività agonistica. Fondo Italia ha quindi sentito alcune delle sue ex compagne di squadra per un saluto e un ricordo magari di qualche momento vissuto assieme durante un lungo percorso condiviso.
Da Elisa Brocard che era già da tempo in squadra quando Laurent si è affacciata in Coppa del Mondo, a Ilaria Debertolis, la sua grande amica Lucia Scardoni e Francesca Baudin, fino alle giovani Martina Bellini e Nicole Monsorno, a testimoniare alcuni dei tanti incontri fatti dalla valdostana delle Fiamme Gialle nel corso della sua carriera.
ELISA BROCARD (1984 – CS Esercito): «Con Greta ho i primi ricordi insieme in Coppa del Mondo a Düsseldorf nel 2011. Valdostana come me ma molto più giovane (ride, ndr), ci siamo però intese e abbiamo legato parecchio negli anni, soprattutto quando si è formato un vero e proprio gruppo di amiche in squadra con Lucia ed Ilaria. Sempre molto decisa, convinta e determinata; durante gli allenamenti ed in gara non l’ho mai vista arrendersi o buttare la spugna prima di averci provato fino in fondo. Negli ultimi anni, per me che non ero più così sprinter, è stata senz’altro un importante punto di riferimento in allenamenti “veloci”.
I ricordi in tanti anni insieme sono molti allenamenti, gare, viaggi, merende e feste. Infatti, sono soprattutto i ricordi nei momenti di aggregazione con Greta e con il gruppo che porto soprattutto nel cuore.
Ora per lei la vita è radicalmente cambiata, ma basta vederla così radiosa insieme a Chicco e al loro piccolo Alexis per capire che questa sua nuova vita le darà molte soddisfazioni, come le ha avute nello sport e anche di più. Buona fortuna mamma Greta»
.
ILARIA DEBERTOLIS (1989 – Fiamme Oro): «L’anno scorso Chicco aveva organizzato una festa a sorpresa per Greta, dicendoci che era per il suo compleanno! Poi ci hanno fatto loro una sorpresa perché ci hanno annunciato l’arrivo del piccolo. È stato davvero un momento molto emozionante e credo che già allora Greta sapesse in cuor suo quale sarebbe stato il suo futuro! Abbiamo passato tanti momenti indimenticabili assieme e negli anni è nata una vera amicizia che va al di là del mondo sportivo. Ci sentiamo molto spesso e spero di vederla al più presto perché non ho ancora potuto conoscere il piccolo Alexis di persona. Le auguro il meglio e la più bella soddisfazione credo sia quella di tenere tra le braccia il suo piccolo ometto».
LUCIA SCARDONI (1991 – Fiamme Gialle): «Di episodi raccontare ce ne sarebbero troppi e non saprei neanche da dove iniziare. Non so nemmeno dire quanti ritiri, allenamenti, pre gare, gare, viaggi abbiamo condiviso. Ci siamo tolte delle soddisfazioni sportive, abbiamo partecipato a diversi Mondiali e Olimpiadi, abbiamo gioito e sofferto assieme e tante volte ci siamo date forza a vicenda, noi le due "tore" (ride, ndr). Ma le soddisfazioni più belle che abbiamo condiviso assieme sono state  sposarsi e avere i nostri bambini. Se è stato bello dividere assieme la nostra vita sportiva, lo è ancora di più adesso che abbiamo iniziato assieme questo nostro viaggio, che sta fortificato sempre più la nostra amicizia. Sono grata allo sci di fondo per averci dato la possibilità di incontrarci».
FRANCESCA BAUDIN (1993 – Fiamme Gialle): «"Gre" mancherà molto in questo ambiente, anche se la vedremo spesso presente come agli Italiani di Dobbiaco. Greta è stata per me sempre un volto amico, perché ci sono cresciuta insieme. Alla fine anche parlando con le più giovani, ho sempre avuto commenti positivi e belli nei suoi confronti, perché le ha sempre aiutate ed era da stimolo. Insomma il fondo italiano perde un punto di riferimento.
A me mancherà molto. Ogni volta che mi trovavo al mio ultimo anno di categoria non vedevo l’ora di finire la stagione per tornare a sfidarla in gara, visto che lei ha un anno in più. Abbiamo poi condiviso la nazionale insieme e anche la Guardia di Finanza. Eravamo un bel gruppo con lei e Lucia.
Di ricordi ne ho tantissimi, il più bello è la medaglia d’oro agli Italiani Ragazzi a Cogne. Io e l’altra ragazza in staffetta con noi non avevamo avuto grandi risultati, così la sera prima della gara ci facevamo calcoli con Greta e continuavamo a pensare che saremmo arrivate solo quarte. Alla fine invece abbiamo vinto a Cogne davanti a tutte le nostre famiglia, è stata una cosa bellissima e inattesa. Da lì è iniziata una serie di medaglie con lei, non siamo mai uscite dal podio, anzi le abbiamo vinte quasi tutte tra Ragazzi e Allievi. Abbiamo condiviso tanto, molti appuntamenti internazionali. Mi è piaciuto anche trovarmi con lei dall’altra parte, da allenatrice. Sarà una grande mancanza per me in questo ambiente. L’altro giorno quando ci ha detto che avrebbe smesso due lacrime sono scese. Posso solo ringraziare "Gre" per il percorso fatto insieme».

MARTINA BELLINI (1998 – Esercito): «Con Greta avevo e ho un bellissimo rapporto. Sono stata in squadra con lei solo un anno ma mi sono trovata bene fin da subito, pur essendoci un po’ di differenza di età.
Diciamo che è stata come una sorella maggiore e un esempio da seguire, mi ha dato tanti consigli e mi è anche stata davvero sempre vicina quando avevo i miei momenti di sconforto. La ringrazierò sempre.
Mi ricordo un discorso che abbiamo fatto un giorno durante una lunga corsa allo Stelvio, su come sarebbe stata la vita da mamma. Beh, ecco, allora ho capito che era pronta a diventarlo e che sarebbe stata super all’altezza del ruolo. Infatti, vederla dopo un anno con Alexis in braccio è stato davvero bello e emozionante. Le auguro un mondo di bene e di felicità».

NICOLE MONSORNO (2000 – Fiamme Gialle): «Ci terrei intanto a dire che Greta ha lasciato un vuoto, perché era un punto di riferimento per noi giovani.
Mi rivedo un po’ in lei come atleta, come sprinter, e sono sicura che oltre ad avermi insegnato tanto, avrebbe avuto ancora tanto da darmi.
Ci tengo in particolar modo a ringraziarla perché la prima team sprint della mia carriera l’ho fatta con lei a Dresda, ed ha fatto di tutto per farmi sentire pronta e sicura di me in gara, senza pretese. Mi sento di ringraziarla per aver condiviso la sua prima “Sportful” , anche se per poco perché è andata molto più forte di me (ride. ndr)
.
Detto questo, dopo averla vista in un’altra veste, quella di mamma, serena e felice di questo suo nuovo capitolo, non mi resta che dirle grazie e augurarle tutto il bene di questo mondo».

Share:

Ti potrebbe interessare

Image
Image
Image