Scrive tanto Veronika Stepanova, commenta tutto. Ormai la fondista russa passa tanto tempo come editorialista per Match TV, commentando ciò che accade nello sci di fondo. La giovane russa ha fatto molto discutere in questi ultimi mesi, essendo stata l’unica atleta a essersi apertamente schierata pro Putin e a favore della guerra in Ucraina, chiedendo allo stesso tempo di poter rientrare nelle competizioni internazionali. La sua protesta si è fatta sentire nel corso di tutto questo anno, anche con attacchi piuttosto pesanti all’Occidente, spesso dipinto in maniera negativa, con continue frecciate lanciate.
L’ultima provocazione della giovane russa, campionessa olimpica in staffetta, merita però di essere riportata, perché piuttosto divertente. Lamentandosi dell’impossibilità di gareggiare, Stepanova ha annunciato a Dagbladet, sito norvegese, di aver lanciato una sfida a Skistad e Svahn a Dubai. Si, proprio vero, una gara di sci a Dubai, dove vi è lo Ski Dubai, una stazione sciistica nel deserto, l’ultima follia dell’essere umano che vive guardando soltanto al presente e vuole togliersi ogni sfizio con i suoi petroldollari.
«Non credo che dobbiamo aspettare che la FIS ci dia di nuovo il via libera per competere a livello internazionale – ha affermato la russa – ci sono molte arene neutre in cui possiamo già competere. Mi piacerebbe incontrare Kristine Stavås Skistad o qualsiasi velocista svedese per un duello a Dubai. Nel 2019 ho affrontato la Skistad nel mondiale junior nella staffetta. Anche allora era una star».
Stepanova ha quindi affermato di aver già sfidato Linn Svahn, che ha minacciato il boicottaggio in caso di ritorno degli atleti russi, ma di non aver ricevuto alcuna risposta. «Ho già inviato una sfida del genere a Linn Svahn, dal momento che è particolarmente loquace nei confronti di noi russi, ma non ho ricevuto risposta».
Evidentemente alcuni risultati ottenuti in Coppa di Russia, in questo anno lontano dalle competizioni internazionali, hanno convinto Stepanova di essere molto migliorata nelle sprint, format in cui nella sua carriera non ha mai centrato alcuna top ten in Coppa del Mondo, riuscendo però a chiudere settima alle Olimpiadi di Pechino, alle quali era arrivata in un grandissimo stato di forma, il migliore della sua giovane carriera.
Stepanova certamente è tra le atlete che potrebbero avere più difficoltà a rientrare alle competizioni FIS, in quanto l’unica nello sci di fondo a essersi schierata apertamente pro Putin. Ci si pongono anche domande sulla sicurezza della russa se dovesse tornare a gareggiare in Europa, in quanto per un anno intero ha polemizzato contro tutto il mondo occidentale, anche riguardo problematiche ben più importanti rispetto alle gare di sci. Eppure Stepanova non sembra essere preoccupata di questo e cita Rocky 4: «Ho visto il film Rocky IV degli anni ’80 in cui il personaggio di Sylvester Stallone combatte il pugile sovietico. Due mondi si scontrano, con un pubblico affollato e milioni di telespettatori. Se è così che sarà nella realtà d’ora in poi, con molta politica nello sport, sono pronta. Facciamolo! Altrimenti, ti ritroverai con gli spalti vuoti». Sono passati però 38 anni dal 1985, data di uscita di Rocky IV e il mondo è parecchio cambiato, non per forza in meglio.
Sci di fondo – L’ultima provocazione di Stepanova: “Sono pronta a sfidare Skistad e Svahn a Dubai”
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