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Olimpiadi invernali: Svizzera pronta a giocarsi le sue chance per i Giochi 2030? “Dialogo continuo con il CIO”

Dopo la Svezia, di cui vi abbiamo dato notizia nei giorni scorsi qui su "Fondo Italia", anche la Svizzera potrebbe ora prendere in seria considerazione l’ipotesi di organizzare le Olimpiadi invernali 2030, raccogliendo così il testimone da Milano e Cortina d’Ampezzo.
Ad aprire uno spiraglio a tale possibilità è stato il Comitato olimpico svizzero (Swiss Olympic), che – attraverso il proprio sito internet – ha diffuso una nota volta a chiarire i fatti: "Una nuova candidatura svizzera verrà presa in considerazione solo dopo un esame approfondito – si legge nel comunicato –. Conformemente alla sua strategia, Swiss Olympic esamina quali condizioni sociali e politiche interne debbano essere soddisfatte affinché una candidatura olimpica abbia possibilità di successo in Svizzera e presso il Comitato olimpico internazionale".
Nella sua ultima riunione, il comitato esecutivo di Swiss Olympic ha deciso di chiedere al CIO di passare dal "dialogo informale" al "dialogo continuo", nel processo di "elezione dei futuri ospiti". Swiss Olympic diventa così "l’unico interlocutore del CIO per quanto riguarda una candidatura svizzera" e può "riunire i diversi progetti e le forze coinvolte".
Gli elvetici si sono altresì premurati di osservare come il "dialogo in corso" con il CIO non sia legato a nessun particolare anno organizzativo, dunque neppure al 2030, ma tale precisazione – va da sé – non esclude a priori tale possibilità.
In ogni caso, conclude la nota, "nell’ambito di questo dialogo Swiss Olympic verificherà se sussistano le condizioni per un’eventuale candidatura di Swiss Olympic. Questo perché i requisiti del CIO per l’assegnazione e l’organizzazione dei Giochi olimpici e paralimpici sono cambiati. Nei prossimi mesi, l’obiettivo sarà quello di mostrare come potrebbero essere i Giochi invernali in Svizzera, tenendo conto di queste nuove condizioni, basandosi sulle conoscenze e sulle esigenze delle Federazioni degli sport invernali". La candidatura nascerà solamente "se sarà sostenibile e se l’organizzazione dei Giochi lascerà un’eredità al di là dello sport, per la società, l’economia e la Svizzera come luogo di innovazione".
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