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Biathlon

Biathlon – Campionati italiani. Dalla Val Martello le ultime “danze” di una grande stagione di biatlhon azzurro

Splendida giornata di biathlon al poligono sempre insidioso della Val Martello, dove Tommaso Giacomel conclude al meglio la trionfale stagione di cui è stato protagonista ottenendo anche il titolo di campione italiano. Il talento di Imer ha dato vita, nei primi tre giri complici 2 errori iniziali, a una bella sfida con il coetaneo e amico “Dido” Bionaz. Quest’ultimo, compagno di squadra nella staffetta mista dove l’Italia si è messa al collo una pesantissima medaglia d’argento, è stato l’unico a stare su un livello simile al quasi 23enne trentino. Gli errori complessivi dell’atleta del primiero sono 4, distribuiti equamente tra prima e ultima serie. Va detto, che considerando la superiorità sugli sci, avrebbe forse potuto permettersi anche altri errori.
Non dimentichiamo che Tommaso così come Dorothea Wierer e Lisa Vittozzi, le "regine" dello sport a cinque bersagli azzurro, è un atleta che fa la differenza anche con la velocità di esecuzione al poligono, in cui rappresenta l’eccellenza anche nel circuito mondiale. Podio che ha visto in terza posizione un sorprendente Michael Durand (0), bravissimo a trovare il 20 su 20, cosa rara visto anche il vento, seppur a fasi alterne, qua e la si è fatto sentire. Quarto Patrick Braunhofer, forse il "deluso" della prova dopo una stagione che lo ha lanciato nel biathlon di Coppa del Mondo. Sulla carta ci si poteva immaginare un Brauni sul podio, ma queste gare sono sempre un po’ "condizionate" da valori che possono cambiare, come nel biathlon sappiamo è l’abitudine.
Tra le ragazze, doppietta valdostana forse anche "annunciabile" alla vigilia, se non fosse stato per l’altra medagliata mondiale in gara ovvero Hannah Auchentaller che, causa 3 errori nel terzo poligono, ha chiuso quarta sprintando su una gagliarda Beatrice Trabucchi. Va detto che Michela Carrara ha dimostrato, negli anni di avere un passo sugli sci più che buono, ciò che ha colpito è il come abbia affrontato le serie di tiro in piedi. La valdostana ha impiegato tempi celeri e, pur mancando dei bersagli, è comunque restata a galla nei confronti di una Comola da 90%. Quest’ultima che, come ha anche simpaticamente ammesso in diretta su Fondo Italia, non vedeva l’ora di staccare dopo una stagione così bella, ma comunque estenuante. Tornando alla conterranea Carrara, inutile sottolineare quanto sarebbe importante per la squadra femminile, che già scoppia di salute, una Michela da 80/85% in più in organico, visto il suo valore sugli sci. Ci sono tutti i presupposti per impostare il lavoro in un giusto modo e, per quanto visto oggi ci sono tutti i presupposti per compiere un processo.  
Domani si chiude con le staffette miste a coppie.

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