Un immenso Klæbo stravince la sprint a skating in notturna che si è svolta a Tallin su una neve davvero complicata e condizioni rese ancora più dure dall’assenza di prodotti fluorurati da utilizzare sotto gli sci. Una gara che ha visto tante cadute e molti atleti in difficoltà, quindi non la miglior pubblicità per il fondo sotto questo aspetto, ma anche un bel numero di spettatori, nonostante vi fosse un solo estone al via, Karl Sebastian Dremljuga, che si è ben comportato.
Il campione norvegese non si è limitato a vincere, ma a distruggere la finale facendo tanto di inchino all’arrivo. Un fenomeno assoluto, che ha festeggiato il suo quarto globo di cristallo vincendo nettamente anche in Estonia, il trentanovesimo successo nella sprint, a un successo dal record assoluto di 40 firmato Marit Bjørgen. Oggi Klæbo è anche il primo atleta, uomo o donna, a vincere a raggiungere le nove vittorie stagionali nel format sprint. In totale sono 18 vittorie in questa stagione, come mai nessun uomo aveva fatto prima di oggi. In caso di doppio successo a Lahti il prossimo weekend, compierebbe l’impresa di eguagliare i venti successi ottenuti da Johaug nel 2019/20.
Alle spalle del fenomeno norvegese un buonissimo Chanavat, primo in qualificazione e andato sempre a tutta nei vari turni di gara. Era però impossibile per il francese tenere il ritmo imposto da Klæbo nel secondo giro della finale. Al terzo posto ha chiuso un ottimo Even Northug che ha beffato in spaccata lo svedese Anger. Merito al norvegese, che in semifinale era riuscito a qualificarsi nonostante la rottura di un bastone. Alle loro spalle quinta piazza per Valnes e sesta per Grate.
Niente da fare per Federico Pellegrino, eliminato in semifinale dopo essere caduto sulla prima salita. Tanto amaro in bocca, perché l’azzurro sembrava in buonissima condizione e aveva fatto una grande impressione nei quarti di finale, ma nella sua semifinale il poliziotto valdostano è finito a terra, spendendo tante energie per recuperare dalle retrovie, ma alla fine ne ha risentito chiudendo quinto nella batteria e nono assoluto.
Un vero peccato anche per Hellweger, che sembrava averne dopo una bella qualificazione, ma dopo un primo giro con numerosi contatti con il finlandese Moilanen, è caduto da solo inciampando nel secondo giro, quando era andato all’attacco in salita, chiudendo sesto e quindi 26° assoluto.
Fuori nei quarti di finale anche Davide Graz, giunto quinto nella sua batteria, dopo aver lottato molto duramente nel corso del primo giro, ma non riuscendo a rispondere all’attacco di Anger che se ne è andato portandosi dietro Northug e Ogden. Per l’azzurro 22° posto finale.
Out a sorpresa già nei quarti di finale Richard Jouve, uscito quando sembrava a un passo dal diventare lucky loser. A farlo fuori però è stato proprio Pellegrino, che tirando a tutta nella sua batteria dei quarti di finale, poi vinta, ha consentito a Skar, giunto terzo di passare da lucky loser. Per il francese è arrivato così un 20° posto.