Ieri si è chiuso il monologo di Johannes Bø nella stagione 2022-23 di biathlon. E dopo 20 vittorie in Coppa del Mondo – tra cui quattro staffette – e cinque ori ai Mondiali, non può che scattare la standing ovation da parte di tutta la comunità del biathlon. Un’ovazione ideale che Bø si è costruito anche onorando il finale di stagione: non ne avrebbe avuto neanche bisogno, ma – già che c’era – dopo i Mondiali ha vinto tutte le cinque gare in cui ha partecipato, compresa la mass start di ieri a Oslo, con cui ha chiuso una stagione irripetibile.
Il fuoriclasse ha ricevuto nella sua Norvegia la quarta Coppa del Mondo generale. Ecco le sue sensazioni al riguardo: «Pensavo a questo momento da quattro mesi, o forse da un anno. Poter finalmente avere di nuovo tra le braccia questa coppa significa aver lavorato duramente. Mi sono sempre sentito bene, ma anche se gli sci sono veloci, bisogna poi tirare bene. E i tiri sono stati sui miei migliori standard di sempre. Quando abbiamo iniziato la stagione, non potevo immaginare di trovarmi qui con tutte queste vittorie e l’anno che ho avuto: è stato incredibile. Credo sia difficile ripetere questa stagione, ma devo lavorare durante l’estate e riprovarci a ogni gara l’anno prossimo. Per quanto riguarda la gara, credo che le condizioni fossero quelle che avevamo già visto a Holmenkollen. La neve bagnata è uno dei miei tracciati preferiti perché ti toglie tutte le energie, anche sbagliando al poligono è una pista che permette agli sciatori bravi di emergere».
«Il momento più incredibile? È difficile dirlo con certezza, ma forse sono stati la vittoria del Campionato del Mondo e la medaglia d’oro ai Mondiali con mio fratello», ha concluso Bø. «Poi naturalmente ci sono stati la tripletta qui e l’incontro con il re di Norvegia per due giorni di fila. È il finale perfetto di una stagione perfetta».
Il fuoriclasse ha ricevuto nella sua Norvegia la quarta Coppa del Mondo generale. Ecco le sue sensazioni al riguardo: «Pensavo a questo momento da quattro mesi, o forse da un anno. Poter finalmente avere di nuovo tra le braccia questa coppa significa aver lavorato duramente. Mi sono sempre sentito bene, ma anche se gli sci sono veloci, bisogna poi tirare bene. E i tiri sono stati sui miei migliori standard di sempre. Quando abbiamo iniziato la stagione, non potevo immaginare di trovarmi qui con tutte queste vittorie e l’anno che ho avuto: è stato incredibile. Credo sia difficile ripetere questa stagione, ma devo lavorare durante l’estate e riprovarci a ogni gara l’anno prossimo. Per quanto riguarda la gara, credo che le condizioni fossero quelle che avevamo già visto a Holmenkollen. La neve bagnata è uno dei miei tracciati preferiti perché ti toglie tutte le energie, anche sbagliando al poligono è una pista che permette agli sciatori bravi di emergere».
«Il momento più incredibile? È difficile dirlo con certezza, ma forse sono stati la vittoria del Campionato del Mondo e la medaglia d’oro ai Mondiali con mio fratello», ha concluso Bø. «Poi naturalmente ci sono stati la tripletta qui e l’incontro con il re di Norvegia per due giorni di fila. È il finale perfetto di una stagione perfetta».
