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Sci di fondo

Sci di fondo – Pellegrino: “Il risultato dimostra che la condizione c’è; nelle distance sono sempre più costante”

Il weekend di Falun è iniziato in maniera molto positiva per Federico Pellegrino. L’azzurro delle Fiamme Oro ha concluso in dodicesima posizione la 10 km a tecnica classica di Falun. Anche il distacco di 44”5 da Johannes Klæbo conferma quanto visto per tutta la stagione, un Pellegrino sempre più competitivo anche a cronometro.

«Sono molto soddisfatto – afferma il valdostano delle Fiamme Oro a Fondo Italia – perché questo risultato dimostra che la condizione ancora c’è, nonostante siamo al finale di stagione, dopo tante fatiche e il passaggio a vuoto di Drammen. Ci tenevo a riscattarmi. Quest’anno nelle 10 km a classico ho sempre detto la mia e in generale per tutta la stagione ho avuto un andamento costante nelle distance. Sono migliorato tanto anche nel distacco rispetto ai migliori e soprattutto nella gestione delle energie durante tutto il tracciato. Oggi mi è mancato qualcosa nel finale, dove una volta arrivato sul tracciato della sprint avrei voluto provare ad accelerare di più. Sono però contento della prestazione, avevo degli ottimi materiali e ho sfruttato al meglio l’occasione. Mi sono anche divertito molto nel cercare di sciare bene e gestire al meglio le energie per tutta la gara».

Il podio nella classifica generale di Coppa del Mondo sembra sempre più vicino per Pellegrino, che occupa la terza posizione con 1387 punti, con un vantaggio di 169 punti su Holund, assente però a Falun, 202 su Krüger, 212 su Tønseth e 431 su Halvarsson, quando sono ancora da assegnare 475 punti, 345 dei quali nelle sprint.
L’azzurro ha quindi parlato di quello che nel corso della stagione è diventato un obiettivo: «In estate avevo dichiarato che non mi sarei posto alcun obiettivo legato ai risultati. Io volevo solo reggere quanti più weeekend di gare possibili per andare alla scoperta di me stesso, nel lungo percorso della stagione che prevedeva per forza di cose anche uno stop, come è stato a Beitostølen e Davos. Finora mi sono divertito tanto. Sono contento di parlarne adesso, perché dopo Drammen di certo il morale era più basso, ma fa parte del gioco avere alti e bassi. Questi ultimi fortunatamente non sono mai stati troppi nella mia carriera, ma è ovvio che, disputando un numero maggiore di gare, le probabilità di inciampare crescono. Per ora, però, quasi tutto è andato veramente bene e ciò mi ha permesso di arrivare a poche gare al termine della stagione in una posizione molto vantaggiosa per provare a salire sul podio della classifica generale.
Non è ancora fatta, ma a vedere la condizione di oggi, penso però di poter tenere questo importante risultato di fine stagione, anche se non era un obiettivo iniziale ma una conseguenza del fatto che ho fatto tante belle prestazioni».

Pellegrino non guarda solo il podio della generale: «Mancano ancora parecchie gare al termine della stagione, non solo individuali ma anche e soprattutto di squadra, nelle quali vorrei fare altrettanto bene per l’Italia, visto che abbiamo portato a casa già tre podi stagionali, due nelle team sprint e uno in staffetta. Poi andrò a Dobbiaco per chiudere la stagione di gare con gli Italiani, quindi si staccherà la spina più avanti, dopo aver ancora lavorato un po’ sulla neve tra Dobbiaco, casa e Livigno».

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