Le due tappe norvegesi che tra il fine settimana e ieri hanno proposto gli appuntamenti classici di Holmenkollen e Drammen sono in archivio ed in attesa delle ultime tre tappe di stagione, Cristian Zorzi analizza entra come di consueto nel merito di quello che è avvenuto in questa prima fase post-iridata.
TOUR DE FORCE – “Pochissimi al via ad Holmenkollen, trenta o poco più.
E a Drammen non è andata molto meglio. Ma sapete che vi dico?
Alla fine è giusto così e fanno bene gli atleti a non gareggiare se la Federazione propone calendari poco ragionevoli e compilati forse da chi non conosce fino a fondo certe dinamiche. Già l’idea di proporre le uniche due 50 chilometri della stagione nel giro di sei giorni non mi è sembrata geniale.
E dopo Oslo? Drammen, poi Falun, poi giretto a Tallinn per una sprint e le finali di Lahti: mi sembra quasi l’agenda di un rappresentante che deve andare ad esporre le proprie merci più che l’impegno di un atleta di fondo.
Quando si allenano e recuperano? L’essere atleti va oltre la gara e i trasferimenti. Il tutto in un calendario già di per sé poco equilibrato, con poche gare contro il tempo, tantissime sprint e mass start. Ah, domenica a Falun si fa una staffetta mista 4x5km: ma è mai stata testata in un circuito inferiore come di solito si fa per capire se è calibrata bene per gli atleti evoluti?”
POCHI MA BUONI – “Lorenzo Romano ha fatto una bella gara, davvero. Ha potuto dare sfogo a tutto l’entusiasmo approfittando al meglio dell’occasione, meritatissima. Bene per lui e per tutti quelli che hanno scelto di andare ad Holmenkollen.
Nella gara femminile ho visto una ventina di scandinave, tra norvegesi e svedesi, e solo una dozzina di atlete del resto del mondo: ma vi pare normale? Mi spiace per l’intoppo capitato a Chiocchetti e Monsorno con gli sci: Nicole è stata brava a conquistare la qualifica, poi nella batteria è mancata un po’ di esperienza.
Serve molto a questi livelli per cercare di stare lontani dai guai, anche se un contatto può sempre capitare. Ma sia per lei che per Mocellini è stata l’occasione di capire ancora qualcosa in più. Non è un caso se hai big questi incidenti capitano solo raramente: si cresce anche passando da questi episodi: ”.