Da Östersund a Östersund, un lungo viaggio di quattro anni, passato attraverso grandi difficoltà. Dalla coppa di specialità individuale del 2019 a quella del 2023, nella stessa località, Lisa Vittozzi ha nuovamente vinto il mini globo di cristallo dopo una gara perfetta, di una maturità pazzesca, nella quale ha pensato a portare a casa lo zero, sapendo che le sue principali avversarie nella corsa alla coppa avevano sbagliato.
Un risultato che ha un valore superiore a quello già alto della coppa, perché Vittozzi ha avuto la forza di uscire dalla crisi in cui era terminata, ritornando al punto di partenza, lì dove aveva lasciato, ma facendolo con più maturità, con la consapevolezza di avere toccato anche la difficoltà e essere stata tanto forte da uscirne.
Esulta facendo il gesto con il pugno la sappadina del CS Carabinieri quando passa il traguardo. E successivamente si gode questa coppa appena conquistata, che riceverà a Oslo la prossima settimana.
Ci teneva tantissimo Vittozzi e la tensione era ben palpabile prima della gara, quando le telecamere l’avevano inquadrata durante il “controllo armi”. Nell’intervista alla FISI, la stessa azzurra ha ammesso di aver pensato a lungo alla gara di oggi.
«Non era facile ottenere una prestazione del genere – ammette la neo detentrice della coppa di specialità individuale – visto che mi giocavo la coppa di specialità ed erano due settimane che pensavo a questa gara, l’attesa è stata snervante. Ci tenevo tanto a fare bene, è stata forse l’unica gara della stagione dove ho accusato la tensione, ma ho saputo reagire molto bene. Evidentemente l’esperienza degli ultimi anni mi ha fatto maturare. A questo punto dobbiamo giocare le nostre chances fino alla fine, non voglio escludere di puntare alla classifica generale, la storia del biathlon ci ha insegnato che può succedere di tutto. Questa è la coppa più bella perchè il cammino è stato più tortuoso, la prima che vinsi nel 2019 fu più facile».