Al termine del Mondiale è un Freddy Stauder soddisfatto anche per quanto visto dalla squadra maschile. È domenica, si è conclusa da un’ora la 50 km e il direttore agonistico azzurro ci incontra all’uscita degli skiroom, dopo aver scambiato due parole con Markus Cramer che prepara la propria vettura per tornare qualche giorno a casa, prima di ripartire in direzione Holmenkollen.
È il classico momento da ultimo giorno, quando tutti si preparano a tornare a casa dopo il lungo evento, ma Stauder ha ancora addosso l’adrenalina per una 50 km emozionante, nella quale l’Italia è stata protagonista fino all’ultimo giro.
«Credo che possiamo essere orgogliosi della nostra 50 km – afferma a Fondo Italia – sia De Fabiani che Pellegrino hanno disputato un’ottima gara fino ultime battute, ma anche Nöckler ha fatto bene. Poi chiaramente succede quello che succede, come accaduto anche in staffetta, un po’ di sfortuna o chiamala come vuoi, noi be abbiamo avuta abbastanza qui e speriamo non succeda futuro. Il Mondiale è andato bene, buoni piazzamenti e una bellissima medaglia nella team sprint, dove siamo arrivati nettamente secondi. Purtroppo nella 50 km De Fabiani ha rotto il bastone nel momento chiave, e a quel punto appena ti stacchi un attimo quando tirano è difficile ricucire il buco. Pelle ha fatto la sua gara molto bene, ha combattuto fino alla fine chiudendo decimo e ciò bello da vedere».
Stauder è quindi soddisfatto anche del Mondiale degli uomini, così come aveva già affermato di essere per le donne: «La squadra maschile ha dimostrato di esserci, credo che si sono fatti dei passi avanti. Dovremo crescere ancora di più coi giovani. Quelli che erano presenti si sono fatti vedere e si sono mesi alla prova. Credo abbiano tutti le potenzialità, se in condizione, di mettersi in mostra e ottenere buoni risultati, come si è visto nel corso della stagione. Sono convinto che se lo vogliono davvero, ci arrivano, perché abbiamo dei ragazzi giovani che possono far bene in futuro».
Stauder è tornato ancora sulla femminile: «La linea di lavoro funziona, sia con gli uomini che con le donne, dove Pasini ha lavorato bene con le ragazze del suo gruppo e Markus con le due della squadra A. Purtroppo Ganz ha avuto qualche acciacco prima del Mondiale e anche Anna Comarella, come avete visto, è stata costretta ad operarsi».