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Combinata , Interviste

Riiber a Fondo Italia (2ª parte): “Riprendermi la CdM, questo è l’obiettivo. Salto speciale? Solo nei campionati norvegesi”

Nella seconda parte della chiacchierata (per rileggere la prima clicca qui), più che l’intervista con Jarl Magnus Riiber, il dominatore indiscusso delle gare di combinata nordica abbiamo affrontato tematiche relative agli obiettivi futuri del fuoriclasse norvegese. Ricordiamo che l’unico grande alloro che manca nella bacheca del norvegese è l’oro olimpico, sfuggitogli nel 2022 causa covid-19, e che proverà senza dubbio a conquistare nel 2026 in Italia, più precisamente sul trampolino di Predazzo e sulla storica pista della Val di Fiemme in quel di Lago di Tesero. 
Da quello che è potuto trasparire, Riiber non vive il fatto di non aver vinto un oro a cinque cerchi in maniera negativa, semplicemente sa che avrà un’altra occasione, forse l’ultima, nel 2026. Jarl è cosciente che fossilizzarsi in maniera eccessiva su quell’unico "bersaglio" mancante sarebbe più un malus che un bonus, anche perché prima dell’attesissima seconda edizione italiana delle Olimpiadi invernali ci saranno i Mondiali a Trondheim e, soprattutto, due Sfere di Cristallo da assegnare. Proprio quest’ultima sembra essere l’obiettivo del quattro volte oro di Planica, riprendersela, dopo che quest’anno l’ha persa per via di malanni contratti nella fase clou. "Sicuramente le Olimpiadi sono un obiettivo, non ho ancora vinto una medaglia d’oro in quel contesto e voglio vincerla. Spero di arrivare a Milano/Cortina in una buona forma però non ne faccio un ossessione – spiega Riiber che poi aggiunge – riprendermi la Coppa del Mondo overall la prossima stagione è l’obiettivo che mi motiva maggiormente, dopo che quest’anno la perderò per via di tutti i DNS che ho collezionato" ha detto il fuoriclasse di Lillehammer con un fuoco negli occhi preoccupante per gli avversari. Riiber ha poi aggiunto che: "Una cosa è concentrarsi su un solo obiettivo, un’altra è cercare di essere nella miglior forma possibile nell’arco di una stagione e completarli tutti, questa è la cosa più difficile. Certo ho avuto molte buone stagioni e voglio averne altre" conclude tra un occhio e l’altro buttato sulla gara di salto maschile a squadre. 
Prima di salutarlo però, non potevamo non chiedergli di sciogliere la riserva in quanto al fatto che, più o meno tutti sarebbero curiosi di vederlo impegnato in una gara di salto speciale. Quelle a cui ci attacchiamo non sono congetture, bensì dati di fatto, per esempio iniziamo col dire che quest’anno Riiber non è sempre stato il migliore nel salto. Johannes Lamparter piuttosto che Ryota Yamamoto hanno spesso fatto meglio, ma ciò che depone a favore di Riiber è la sua capacità di adattamento alle basse velocità di stacco e, di conseguenza, non soffrire abbassamenti di stanga di partenza, che ha il suo perché visto che nel salto speciale si salta da stanghe più basse rispetto alla combinata. Riiber ha comunque spento i sogni di molti, innanzitutto con una grande risata, e successivamente dicendo in buona sostanza che ciò non avverrà mai: “Gareggerò nel salto speciale solamente nei Campionati Nazionali norvegesi, è comunque qualcosa no?" risponde sorridente Jarl.
E fu così che Riiber lasciò Planica e noi, dalla sala stampa, lo vedevamo incamminarsi verso il proprio mezzo di trasporto in quell’ultimo giorno con la serenità di chi è consapevole di essere il più forte di tutti in ogni contesto di gara. Il destino vorrà fargli vincere l’oro olimpico che gli manca? L’impressione è ciò sia quasi più importante per noi che per lui. La serenità con cui questo ragazzo affronta la vita e lo sport è rara ed è un esempio per chiunque pratichi una disciplina ad alto livello, e non solo.

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