Samuel Costa ha confermato l’ottima forma sugli sci e, dopo il buon salto di stamattina, ha ottenuto un 19esimo posto che lascia un po’ di amaro in bocca per come è andato il segmento di salto. L’altoatesino avrebbe infatti potuto trovare compagni di viaggio in grado di recuperare molto più terreno di quello che Samuel ha comunque recuperato. I 18 secondi di vantaggio che Graabak aveva sono stati decisivi, poiché diventa impossibile chiudere il “buco”, soprattutto se il tuo compagno di viaggio è Manuel Faisst, non il miglior tedesco sugli sci. Samuel si è detto moderatamente soddisfatto nelle dichiarazioni dopo la gara in mixed zone a Fondo Italia, definendo il salto come “normale” ed evidenziando gli ampissimi margini di crescita sul trampolino per un atleta, ricordiamo, capace di salire 2 volte sul podio nel triple di Seefeld.
“Oggi finalmente ho fatto un salto normale in gara, quindi un po’ di sollievo c’è sicuramente da quel punto di vista. Purtroppo sono mancati quei 20 secondi per partire con Graabak e Rydzek che non sono riuscito a recuperare, quindi ho tirato i remi in barca e ho pensato a vincere la volata con Faisst” ha detto Costa dopo la gara. “Lui mi ha chiesto il cambio ma io non gliel’ho dato, perché appunto pensavo a vincere la volata. Alla fine ho fatto alla Petter Northug e ho vinto la volata” afferma sorridente Sam.
Abbiamo chiesto successivamente a Samuel se quest’ultimo salto gli avesse dato la spinta giusta per guardare avanti con fiducia ai prossimi appuntamenti, soprattutto in chiave salto. “Mah – dice Costa – sicuramente c’è ancora molta differenza tra i miei salti in allenamento e quelli in gara, c’è ancora tanto da lavorare e sono sicuro che, prima o poi, riuscirò a saltare come prima” afferma fiducioso Costa. Nel frattempo si fa vivo Iacopo Bortolas e allora la domanda sorge spontanea su come sia avere in squadra due ragazzi giovani come lui e Aaron Kostner. “Iacopo e Aaron sono di grande ispirazione sul trampolino. Iacopo è molto competitivo e Aaron riesce sempre ad alzare l’asticella nel salto di gara quindi si, ci stimoliamo l’un l’altro ed è importantissimo” conclude l’azzurro.