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Salto con gli Sci – Loutitt è ormai slovena adottiva. Il tortuoso percorso che l’ha portata sul tetto del mondo

Alexandra Loutitt si è resa protagonista, forse, dell’impresa copertina dei Mondiali di Planica 2023 vincendo meritatamente la gara su trampolino grande disputata nella giornata di mercoledì. Una parte di questa vittoria è sicuramente della nazione ospitante, poiché Loutitt ha vissuto in Slovenia (nei pressi di Kranj) gli ultimi 2 anni della sua vita, dopo essersi trasferita in Europa a soli 14 anni, e dubita che tornerà in Canada una volta finita la sua carriera. Sacrifici che iniziano a dare i frutti per un’atleta, in generale una squadra, che si è affidata a un’intera crew slovena, che scherzando definisce famiglia adottiva, con l’obiettivo di ottenere risultati nel salto con gli sci. Loutitt che, tra l’altro non si è persa una gara dei compagni di allenamento, abbiamo sempre avuto occasione di vederla nel parterre a fare il tifo, una vera appassionata.

Ricordiamo che la giovane atleta di Calgary era reduce dalla vittoria nei Campionati Mondiali junior di “casa” a Whistler Mountain. Un 2023 speciale per Alexandria poiché ha disputato 2 Mondiali praticamente in casa, dato che in estate si allena sui trampolini di Planica. Proprio la struttura K80 le fu “quasi” fatale durante la preparazione estiva, in quanto cadendo si procurò uno strappo ai legamenti del piede, proprio dopo essersi operata al ginocchio. La 18enne dichiarò di aver pensato anche al ritiro dopo quella brutta caduta, che ancora le provoca brutti pensieri quando si tratta di appoggiare il telemark, ha dichiarato dopo il trionfo di ieri a Slo1Net. 

Il passaggio più interessante dell’intervista rilasciata ai colleghi sloveni è però stata la frase “non credo che sarei salita sul gradino più alto oggi, se non avessi avuto l’infortunio”. Il fatto di essere stata settimane e settimane senza poter camminare l’ha spinta a chiedersi cosa volesse davvero dal salto con gli sci, e credo che una delle risposte sia arrivata proprio in questi Mondiali. Parole che colpiscono in quanto non ti aspetti così tanta saggezza da una ragazza del 2004, che ha fatto prevalere il desiderio di farcela e adesso si trova letteralmente su una nuvola. “E’ meglio non riuscire avendo ambizioni alte che essere sempre soddisfatti, indipendentemente dal risultato”.

Tornando alla famiglia slovena che ha intorno, ricordiamo che la squadra femminile è coordinata da Janko Zwitter (austriaco, ex allenatore della nazionale italiana e di Sara Takanashi) e Igor Cuznar, così come Uroš Vrhovec per i maschi. Alexandria definisce la cultura slovena come “ospitalità allo stato puro”, ed è grata che abbiano allargato il gruppo includendole. “Sono incredibilmente gentili, spesso ceniamo a casa di Igor, poi c’è Zdenka che si preoccupa che mangiamo abbastanza e che la casa sia sempre in ordine. Siamo davvero grate di aver incontrato persone così” afferma il fresco oro mondiale sempre a Slo1Net. 

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