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Eterna sfida Norvegia contro Germania nella prova a squadre di combinata nordica. Italia punta a un’altra top 5

Il calendario dei Campionati mondiali di Planica è giunto a metà, nella giornata di domani avrà luogo la prova a squadre di combinata nordica 4x5km su trampolino grande, la gara con più fascino forse in tutto il programma della disciplina. Quella di domani avrà ancora come protagonisti, come 13 mesi fa a Pechino, Norvegia e Germania che daranno vita a un testa a testa che si preannuncia incerto e spettacolare. L’Austria parte sicuramente con l’obiettivo minimo di salire sul podio, ma allo stesso tempo paga dazio nei confronti delle 2 superpotenze. Per l’Italia Raffaele Buzzi, Aaron Kostner, Samuel Costa e Jacopo Bortolas cercheranno di archiviare un altro piazzamento di prestigio dopo il quarto posto nella mista. 
Cominciamo con la sorpresa, se vogliamo intenderla così, di vedere Johannes Rydzek e non Manuel Faisst nelle fila tedesche assieme a Eric Frenzel, Vinzenz Geiger e l’argento della gara su NH Julian Schmid. Il 3 volte oro mondiale individuale non ha certo bisogno di presentazioni, ma forse si pensava che Faisst potesse dare più sicurezze sul trampolino, visto che quest’anno si gareggia sul grande e non sul piccolo. La Norvegia invece va con Espen Andersen e non l’omonimo Bjoernstad, presente a Pechino, insieme ai soliti J-L Oftebro, Joergen Graabak e l’oro su NH Jarl-Magnus Riiber, che hanno vinto la gara olimpica.
Sulla carta, la Norvegia sembra essere leggermente superiore sul trampolino e, sugli sci, ha a disposizione 2 dei 3 migliori fondisti senza considerare Riiber, che comunque su 5 km non ci va lontano. La sensazione è che la Germania, per sperare nell’oro che manca dal 2017, non possa permettersi di partire con distacco dai Norge, altrimenti sarebbe costretta a giocarsi Geiger in una delle prime 3 frazioni. Il combinatista di Oberstdorf sembra essere l’unico in grado di poter battere Oftebro o Graabak in volata.
La variabile che potrebbe scompaginare i piani di una delle 2 superpotenze è l’Austria, campionessa iridata nel 2011, che schiera Johannes Lamparter, Martin Fritz, Stefan Rettenegger e Lukas Greiderer; ancora assente quindi, a meno di pretattica, il bronzo della gara di sabato Franz-J Rehrl. Merita di essere citato anche il bronzo olimpico uscente Giappone che però non schiera Watabe Akito e non sembra in grado di competere ad armi pari per una medaglia con l’Austria. L’Italia potrà fare una bella gara, l’obiettivo può essere quello di chiudere nelle prime 5/6 posizioni, con il sogno di archiviare un altro quarto posto che avrebbe un peso specifico enorme. Purtroppo ancora assente Pittin dopo i fasti di domenica, ovvero le 2 cadute spartite in trial round e gara mista. La Francia e la Finlandia, dirette avversarie dell’Italia, si schiereranno con Baud, Heinis, Muhlethaler e Gerard la prima, e con Maekhiao, Niittykoski, Herola e Hirvonen la seconda.

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