Quando ricopri il ruolo del favorito, anzi stra-favorito, sei su un piedistallo tremolante. Certo, guardi tutti dall’alto, ma l’appoggio è scarso: un po’ perché il tuo posto ingolosisce gli altri, un po’ perché non ti è permesso perdere. Se vinci fai il tuo lavoro, se arrivi secondo fallisci. Con questa dinamica per certi versi tossica, ma anche sportiva, deve relazionarsi Johannes Klæbo.
Il fuoriclasse norvegese ha stravinto ieri la medaglia d’oro nella sprint, ma più che essere felice per il risultato si è sentito liberato da affanni e preoccupazioni: «È stata una bella gara, è bello sapere che il lavoro e lo sforzo che ho fatto in quota hanno portato a qualcosa», queste le sue parole ai connazionali di TV2. «È soprattutto un grande sollievo. Ora che ho ottenuto l’obiettivo che mi ero prefissato prima di venire qui, potrò godermi le distance, anche se saranno durissime».
Klæbo è sembrato in controllo totale della sprint, dando l’accelerata decisiva appena ne aveva bisogno e vincendo con oltre due secondi di margine sul connazionale Pål Golberg. La cavalcata di ieri ha dato al classe 1996 la terza medaglia d’oro consecutiva ai Mondiali dopo quelle di Seefeld 2019 e Oberstdorf 2021. Cinque di fila, considerando anche i Giochi olimpici. E all’orizzonte sembra non esserci nessuno che possa insidiare la sua striscia.
Il fuoriclasse norvegese ha stravinto ieri la medaglia d’oro nella sprint, ma più che essere felice per il risultato si è sentito liberato da affanni e preoccupazioni: «È stata una bella gara, è bello sapere che il lavoro e lo sforzo che ho fatto in quota hanno portato a qualcosa», queste le sue parole ai connazionali di TV2. «È soprattutto un grande sollievo. Ora che ho ottenuto l’obiettivo che mi ero prefissato prima di venire qui, potrò godermi le distance, anche se saranno durissime».
Klæbo è sembrato in controllo totale della sprint, dando l’accelerata decisiva appena ne aveva bisogno e vincendo con oltre due secondi di margine sul connazionale Pål Golberg. La cavalcata di ieri ha dato al classe 1996 la terza medaglia d’oro consecutiva ai Mondiali dopo quelle di Seefeld 2019 e Oberstdorf 2021. Cinque di fila, considerando anche i Giochi olimpici. E all’orizzonte sembra non esserci nessuno che possa insidiare la sua striscia.