PLANICA – Un cielo nuvoloso e temperature elevate hanno fatto da cornice alla gara sprint in tecnica classica valida per l’assegnazione del titolo iridato sprint TC per il 2023.
Come da pronostico, si laurea campione del mondo Johannes Klaebo dominante in ogni batteria, astuto e calcolatore come sempre, ha studiato gli avversari ed il tracciato nel minimo dettaglio, dimostrandosi ancora una volta l’atleta da battere in questa epoca “Klaebiana”.
Il norvegese una volta liberatosi dell’ avversario più temibile, il compagno Erik Valnes protagonista di una caduta durante la semifinale, con relativa rottura dello sci, ha condotto una cavalcata verso la sua terza medaglia d’oro dopo quelle di Seefeld 2019 e Oberstorf 2021. Impressionante come il norvegese abbia cambiato marcia da metà percorso in avanti dimostrandosi davvero imbattibile per la concorrenza, tagliando per primo la linea del traguardo con un vantaggio di 2" sul vice campione del mondo, che per altro tanto piano non sembrasse andare.
La medaglia d’argento e di bronzo sono state combattute sino all’ultimo centimetro di pista con l’arrivo al photofinish tra il norvegese Paal Golberg ed il transalpino Jules Chappaz, rispettivamente poi secondo e terzo, ma autori di una bellissima prova, soprattutto del francese che ha saputo intraprendere una rimonta decisiva per la sognata medaglia.
Al quarto posto il ceco Michal Novak in una delle sue migliori stagioni in Coppa del Mondo si deve accontentare della quarta posizione, battendo Calle Halfvarsson e Lucas Chanavat.
Per gli azzurri purtroppo una giornata grigia proprio come il cielo di Planica, non ha sorriso dopo una promettente fase di qualificazione soprattutto per De Fabiani, con l’eliminazione ai quarti, decisamente delusi per la prestazione odierna. Terminano infatti dopo la 15^ posizione Simone Mocellini, Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani rispettivamente 16°, 17° e 18°.
Sci di Fondo – Immenso Klaebo campione del mondo, fa la storia, Mocellini primo azzurro 16°

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