PLANICA – C’è anche Simone Mocellini nel gruppo degli atleti azzurri che stanno preparando la sprint a tecnica classica in programma giovedì.
Il trentino delle Fiamme Gialle è guarito dall’infortunio che lo ha fermato alla vigilia della tappa di Coppa del Mondo a Dobbiaco, un leggero stiramento al flessore che lo aveva fatto spaventare quando si è fermato. La paura di saltare il Mondiale di Planica era tanta nelle ore successive all’infortunio, ma già dopo i primi controlli era chiaro che la strada verso il recupero era meno complicata di quanto si temesse in un primo momento.
Mocellini, dopo aver passato una settimana in caserma a Predazzo per la riabilitazione, con la fisioterapista del Gruppo Milano-Cortina 2026, Ottavia Maffei, e l’allenatore Fulvio Scola, si è poi regolarmente allenato nell’ultima settimana a Dobbiaco, dove la squadra azzurra ha preparato il Mondiale sloveno, e ha già anche provato la pista iridata di Planica, sempre sotto lo sguardo attendo dei fisioterapisti al seguito della squadra, Christophe Savoye e Claudio Saba. In questo periodo Mocellini si è testato, cercando di capire se può spingere al massimo e i riscontri sono stati positivi. Ovviamente le gare sono diverse, in quanto l’azzurro dovrà andare al limite, chiedere tutto al proprio corpo e quindi solo durante la competizione potrà rendersi davvero conto del suo stato di forma.
Il trentino delle Fiamme Gialle è ovviamente uno degli atleti più attesi dopo i due podi conquistati quest’anno a Beitostølen e in Val di Fiemme, ma sia per l’infortunio che per la poca esperienza (ha corso solo la sprint mondiale di Oberstdorf), non gli si deve chiedere troppo. Sarà importante per lui vivere un Mondiale sentendo magari maggiore pressione, capire come gestirla, e riuscire a cogliere il massimo possibile.
Sci di Fondo – Mocellini c’è: dopo l’infortunio pre Dobbiaco, l’azzurro è pronto per la sprint di Planica
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