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Biathlon – Una giornata indimenticabile per Kähkönen: “Ad aprile ero rimasto subito colpito da quanto fosse alto il livello delle giovani”

OBERHOF – Festeggia con il collega Fabio Cianciana (allenatore di Wierer) e il cuoco Arturo Epis al poligono, poi corre verso l’arrivo per abbracciare le sue atlete, fermandosi però anche in un bellissimo abbraccio con Armin Auchentaller, allenatore degli Stati Uniti e commosso per sua figlia Hannah.
Jonne Kähkönen cammina a testa alta e con il sorriso come sempre, ma in questa occasione il suo volto oltre a trasmettere tranquillità e simpatia, è colmo di gioia e di emozione, per aver contribuito a un evento storico per il biathlon italiano.

La tv finlandese lo cerca, in fin dei conti era evidente anche il loro tifo per la squadra italiana nel finale di gara, un po’ di orgoglio per avere una parte del merito in questo splendido oro italiano.
Kähkönen si ferma quindi a parlare con Fondo Italia, per esprimere le sue parole ancora prima di vedere Samuela Comola, Dorothea Wierer, Hannah Auchentaller e Lisa Vittozzi salire sul podio: «Certamente è uno dei giorni più belli della mia carriera. Come stavo dicendo poco fa alla tv finlandese, ho già celebrato diversi titoli mondiali, ma farlo con una vittoria di squadra vale ancora di più. Sono sicuramente super felice – ammette prima di aggiungere, ma questa volta in italiano – sono molto contento».

Difficile immaginare a una prima stagione tanto positiva al suo arrivo in Italia, anche se Kähkönen svela di aver compreso subito il grande potenziale del gruppo femminile. «Quando ad aprile abbiamo iniziato la preparazione in Toscana, certamente il mio primo pensiero non era che avremmo vinto la staffetta mondiale. Ma, come dissi quasi subito ad Alex (Inderst, allenatore responsabile della squadra italiana), Mirco (Romanin, ndr) ed Edo (Mezzaro, ndr), ero molto colpito da quanto fosse alto il livello del team, soprattutto delle giovani. Dovevamo solo lavorare affinché facessero quel passo avanti, che oggi abbiamo dimostrato di aver fatto come squadra».

Anche perché l’Italia ha fatto la differenza con una prova sontuosa al poligono: «Solo due ricariche utilizzate sono la dimostrazione della grande concentrazione avuta oggi dalle nostre atlete. Le condizioni non erano semplici perché, anche se il vento si era un po’ abbassato rispetto alla competizione maschile, c’erano la pioggia e le condizioni del tracciato erano dure. Le ragazze erano molto concentrate oggi, in missione».

Non poteva esserci quindi un modo migliore di iniziare il nuovo quadriennio olimpico: «Sicuramente è positivo iniziare così il quadriennio verso Milano-Cortina 2026. Anche quando vinci, analizzi la gara, festeggi, ma poi ti metti tutto alle spalle perché il giorno successivo, la settimana successiva e l’anno successivo arrivano velocemente».

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