Un po’ di rammarico per i due errori finali, che hanno portato a cinque il totale di bersagli sbagliati, ma Hannah Auchentaller ha tanti motivi per essere serena quando si presenta in mixed zone. L’altoatesina del Centro Sportivo Carabinieri, infatti, ha concluso al 32° posto, confermando quanto di buono fatto già nella sprint, ha avuto un buon passo sugli sci, soprattutto nel finale, ed è al momento anche la seconda riserva in vista della mass start di domenica.
Una buona prima settimana di Mondiale per questa giovane atleta che in realtà, senza il cambiamento delle quota comunicato dall’IBU all’ultimo momento, nemmeno sarebbe partita nella sprint. «Peccato per l’ultima serie perché non dovevo sbagliare quegli ultimi due colpi – dichiara Auchentaller in mixed zone – e non so spiegarmi il motivo di quegli errori. Tirando le somme, sono contenta della mia prestazione sugli sci, ma ovviamente meno della prova al tiro. Al primo poligono non ho visto praticamente niente, quindi ci sta anche».
Auchentaller ha quindi descritto le condizioni trovate al poligono: «Soprattutto nella prima serie, personalmente ho faticato tanto, credo sia stato un miracolo che ne abbia presi tre. Non vedevi né se li prendevi né se li mancavi. La situazione è poi migliorata nelle serie successive. Quando le condizioni sono migliorate penso di aver fatto bene il mio lavoro, tranne su quei colpi finali».
L’azzurra si rende conto dei progressi che sta facendo, in particolare confrontando le sue prestazioni attuali all’esordio avvenuto un anno fa: «Sicuramente quella gara di Östersund non è stata tra le migliori della mia carriera, ma perché ero parecchio tesa. Ecco, mi accorgo che oggi prima delle gare sono molto più sciolta, riesco a fare il mio lavora senza lasciarmi condizionare da ciò che ho intorno. Diciamo che tutte noi giovani siamo migliorate tanto grazie al gruppo di allenamento avuto in estate. Poter allenarci con atlete come Lisa e Doro, tra le migliori al mondo, ci ha sicuramente fatto bene».
A proposito di Vittozzi, Auchentaller non nasconde il suo dispiacere per l’attacco influenzale che ha messo la sappadina fuori dai giochi per l’inseguimento: «Sono dispiaciutissima per Lisa, era messa bene per la pursuit e visto anche l’andamento della gara, oggi avrebbe potuto ottenere un bel risultato. Adesso mi auguro solo che possa riprendersi al più presto e che possiamo rivederla in gara appena possibile, preferibilmente già nell’individuale».
Infine, Auchentaller ha parlato di come sta lavorando anche sull’aspetto mentale, fondamentale nello sport e in particolare in una disciplina complicata come il biathlon: «Come curo l’aspetto mentale? Per ora non ho mai lavorato con un mental coach, anche se non mi dispiacerebbe farlo un giorno. Credo però che bisogna anche trovare la persona giusta a cui affidarsi. Io da quel punto di vista, come persona di fiducia ho mio papà, a cui non chiedo tanti consigli sul tiro ma su altri aspetti dello sport, su come gestirmi. Inoltre per curare anche questo aspetto abbiamo Jonne (Kähkönen), Fabio (Cianciana), Edo (Mezzaro) ed Alex (Inderst) che ci seguono e sono bravissimi. Abbiamo un bello staff tecnico, ognuno ha il suo punto forte e riesce a darci degli spunti nel suo campo. Per esempio ho lavorato tanto sia con Jonne che con Edo, entrambi sanno trasmetterti la calma di cui hai bisogno prima della gara per fare al meglio il tuo lavoro».