È all’esordio assoluto in un Mondiale, dopo aver ottenuto ottimi risultati a livello giovanile. A 24 anni Patrick Braunhofer ha fatto quel salto di qualità che gli ha permesso di meritarsi la chiamata per la rassegna iridata di Oberhof.
Dopo le difficoltà fisiche avute ad Anterselva, il carabiniere della Val Ridanna si è allenato molto e bene nelle settimane pre Mondiali e guardandolo si nota la sua fiducia. Con la barba lunga e ghiacciata, privo di quei baffi da aristocratico dell’ottocento che aveva sfoggiato a gennaio, Braunhofer è di buon umore quando lo incontriamo in mixed zone al termine dell’allenamento ufficiale maschile.
«Ovviamente ci sono sempre delle grandi emozioni quando si affronta un Mondiale – ha ammesso Braunhofer – ma cerco di non pensarci tanto e immaginare questa gara come una normale competizione di Coppa del Mondo, un pensiero che mi tranquillizza. La speranza è che domani vada tutto bene. La mia condizione? In passato ti ho spesso detto di stare bene e avere buone sensazioni, poi magari il giorno successivo ho avuto delle difficoltà. Quindi questa volta non te lo dico come sto (ride, ndr). Diciamo che abbiamo fatto una bella preparazione, abbiamo dato il massimo e domani si vedrà».
L’atleta della Val Ridanna, dove da domani si svolgeranno delle gare valide per Alpen Cup e Coppa Italia Fiocchi (in diretta su Fondo Italia), ha ammesso di apprezzare la pista di Oberhof, nonostante le difficoltà: «È bella faticosa, ma mi piace il lungo salitone, perché c’è tutto, devi fare sia il doppio che il corto. Questa pista non ti da mai tempo di riposare, appena ti addormenti un po’ prendi secondi. Il piano finale? Quando c’è bel tempo, senza vento non è così faticoso, ma oggi, col vento, sembra di fare un’altra salita lunga come quella iniziale. In Val Ridanna, durante la preparazione, la pista è stata modificata per renderla il più simile possibile a questa. Vediamo quindi se ciò ci aiuterà».
