OBERHOF – “Sono tesissima”. Così Dorothea Wierer si era presentata in mixed zone quando la gara è ancora in corso, mentre Giacomel si trova insieme a Johannes Bø nel penultimo giro della staffetta mista.
Alla fine è andata bene, è arrivato un bellissimo argento, che Wierer è molto felice di festeggiare, oltre che con Vittozzi, con i suoi due cuccioli, come ama definire Bionaz e Giacomel.
«È bello iniziare così il Mondiale – afferma tra un sorriso e l’altro – ci siamo subito tolti un bel peso. Iniziare con una medaglia è sempre bello, anche perché oggi non era per niente scontato, siamo molto felici e speriamo di continuare così. Abbiamo visto che stiamo tutti bene.
Sono molto sorpresa dai nostri cuccioli, era il primo Mondiale in cui lottavano davvero per il podio e trovarsi a sparare sulla piazzola uno ha il suo perché. Hanno fatto una una prestazione perfetta. Sono molto felice».
L’azzurra delle Fiamme Gialle ha poi descritto la sua gara, raccontando che questa mattina era tutt’altro che fiduciosa riguardo sé stessa. «Oggi mi sono svegliata distrutta – ha affermato Wierer – non ho dormito bene, mi sono alzata alle dieci con delle occhiaie pazzesche. Mi sono chiesta come avrei potuto fare bene la gara oggi. Invece è andata nel modo migliore possibile, molto meglio del previsto.
Sono stata piuttosto attenta nei primi due giri, perché volevo prima capire come gestire bene le salite, anche in discesa ho rischiato nell’ultimo giro quando mi è partito lo sci. Lì arrivi a 70 km orari e non puoi reagire bene se hai qualche problema.
Sono soddisfatta della mia prova, un buon inizio. Peccato l’errore in piedi, ero un po’ insicura, perché Chevalier-Bouchet mi ha mandata sulla uno per darmi più pressione.
Dall’altra parte è stato molto importante lo zero nella prima serie, mi ha dato fiducia».