Appena arrivato ad Oberhof, Giuseppe Piller Cottrer ha voluto dare alcune indicazioni a Fondo Italia alla vigilia dell’inizio della rassegna iridata che scatterà domani in Turingia e che vedrà il tecnico friulano impegnato al commento in diretta su RaiSport.
“Siamo arrivati in giornata ad Oberhof e una volta tanto il sole ci ha accolto, speriamo sia di buon auspicio per i prossimi giorni, dopo la nebbia dei giorni scorsi, caratteristica abbastanza tipica qui in Turingia. Ho avuto modo di parlare con lo staff tecnico azzurro che mi ha raccontato come nel raduno di preparazione in Val Ridanna hanno potuto contare su una salita studiata ad hoc per similare le condizioni del tracciato iridato e per rendere analogo l’accesso al poligono. Le indicazioni che ne sono emerse sono state positive, a quanto mi risulta e già domani si parte con una gara intensa, spesso foriera di grandi soddisfazioni in questo recente passato.
La staffetta mista rappresenta la gara che più di tutte sa portare in pista i migliori esponenti di ciascuna nazione: se la Norvegia appare favorita, Francia, Svezia, Germania e anche Italia non sono da meno, con molti quartetti che possono ambire ad un posto sotto i riflettori perchè basta un dettaglio perchè si spalanchi una porta o anche un portone”.
CASA ITALIA – “Sono scaramantico e non lo nascondo. Come non nascondo che le aspettative alla vigilia di Oberhof 2023 siano molte e di fatto in ogni gara è sulla carta possibile avere speranze di podio. Se al femminile ogni giornata potrebbe essere quella buona con Vittozzi e Wierer, al maschile magari serviranno condizioni ideali e alcuni dettagli che dovranno girare nel verso giusto, ma nell’ultimo mese Tommaso Giacomel ha dimostrato di poter essere praticamente sempre vicino al podio. Ed i numeri non gli mancano di certo.
Per i prossimi dieci giorni la medaglia sarà il vero traguardo, ma anche se sarà la prima edizione senza assegnazione dei punti di Coppa del Mondo, un eventuale piazzamento da top 5 sarebbe un risultato importante in un contesto di così alta competitività. L’Italia ritroverà un Lukas Hofer fin qui assente e non va dimenticato come il tracciato ed il poligono di Oberhof siano molto impegnativi, specie in caso di nebbia o di condizioni particolari. Insomma, qualche riferimento potrebbe cambiare”.
CURIOSITA’ SVEZIA – “Gli svedesi hanno puntato tutto su Oberhof, a loro dire. In passato hanno dimostrato di saper programmare bene il picco di forma, vedremo se sapranno ripetersi quest’anno, dopo una prima parte di stagione che Ponsiluoma a parte non ha fatto vedere molto. Samuelsson ma anche Hanna Öberg devono dimostrare qualcosa in questo inverno. La Francia dopo Anterselva ha deciso di staccare per qualche giorno per ritrovarsi poi a Ruhpolding e rifinire la preparazione: al femminile i transalpini hanno saputo fare bene, ora si attende una crescita di colpi dal settore maschile dove la qualità non manca affatto, pleonastico sottolinearlo. Poi c’è la Norvegia: al femminile molto dipenderà da Røiseland mentre al maschile lo Johannes Bœ di gennaio arriverebbe in pista con uno se non due errori di margine su tutti gli altri. Ma saranno ancora quelli i livelli? Sarà ancora quella la sua superiorità? Se sì, potrebbe essere un monologo assoluto. Altrimenti le variabili aumenteranno non poco, anche se i norvegesi restano i superfavoriti”.
IL RESTO DEL MONDO – “Le ultime settimane hanno visto prima gli Europei di Lenzerheide, contesto in cui gli azzurri hanno faticato a trovarsi a proprio agio e resta nella mente soprattutto l’eccellente gesto di Michela Carrara e di Edoardo Mezzaro che hanno meritato un premio speciale per il FairPlay dimostrato in un’occasione davvero particolare. Poi sono arrivati gli EYOF in una Carnia Arena che ha convinto e conquistato tutti, con Simon Fourcade a chiedere ripetutamente di poter sfruttare l’impianto friulano come sede di allenamento per i team giovanili transalpini. E non è stato l’unico. In pista il livello si è rivelato molto alto ed è stata esemplare la staffetta mista azzurra, a completa trazione AOC grazie allo splendido lavoro dello staff tecnico piemontese composto da Amos Pettino ed Alessandro Fiandino.
L’IBU Cup è quindi tornata ad Obertilliach in una tappa condizionata dal forte vento: Lukas Hofer ha potuto provare a togliere un po’ di ruggine, Linda Zingerle si sta confermando in crescita mentre da sottolineare restano i risultati dello junior Marco Barale”.