Cristian Zorzi era una delle colonne della staffetta azzurra ai tempi dell’ultimo successo in Coppa del Mondo, prima della vittoria di ieri a Dobbiaco firmata da Nöckler, De Fabiani, Daprà e Pellegrino. E proprio dal trionfo azzurro alla Nordic Arena prende spunto la consueta analisi del campione olimpico per Fondo Italia.
CHE STAFFETTA – “Sono davvero contento, lasciatemelo dire ma non vedevo l’ora che l’Italia tornasse a vincere in staffetta dopo i successi dei “nostri” tempi. E’ stata una gara ottima, ci voleva ed è arrivata nel momento giusto: non ha senso pensare al domani, ora è tempo di goderci questa vittoria. E mi ha fatto piacere che a permettere questo siano stati anche due ragazzi che si sono preparati con il gruppo sportivo come Diddi Nöckler e Simone Daprà. Se Dietmar ha in più occasioni in passato messo in mostra grandi qualità, “Dupri” ha fatto fatica a digerire il passaggio tra la realtà giovanile e quella dei senior, ma è sempre stato un ragazzo determinato e di talento e sono convinto che potrà essere costante anche nel proseguo della stagione. Mi aspetto ancora ottime cose da lui.
Sabato nell’individuale è stato bravissimo e come lui anche altri ragazzi che arrivano “da sotto” come Romano o Montello giusto per citarne un paio. Chi deve guadagnarsi la Coppa del Mondo arriva in gara con più fame, talvolta. E un po’ di ricambio fa bene: credo che sia stato un segnale importante per tutti. Ora auguro loro di continuare ad affidarsi alle persone giuste, a chi è stato vicino anche nei momenti difficili. Un discorso che presto spero possa coinvolgere anche Paolo Ventura, altro elemento che deve trovare ancora giusto equilibrio con i nuovi carichi di lavoro ma che ha sicuramente talento e determinazione per arrivare”.
E STEFANIA? – “In campo femminile si fa sempre fatica: c’è volontà, ma qualcosa manca e mi sento di spezzare una lancia in favore di Stefania Corradini. E’ sempre presente e pronta al confronto, era proprio così difficile convocarla a Dobbiaco? Sarebbe andata a spese sue, si sarebbe meritata l’occasione per dimostrare qualcosa sul palcoscenico principale ma… niente da fare. Possibile? Non riesco a spiegarmelo. Oltretutto non è che navighiamo nell’oro…”.
PELLEGRINO C’E SEMPRE -“Chicco Pellegrino si è regalato ancora un fine settimana eccezionale: ha lavorato bene e la sua esperienza gli permette di gestire al meglio le diverse situazioni, come nel finale della staffetta. Sa cosa fare e quando e non è roba da poco. Invece mi sarei aspettato qualcosa in più da Hellweger, una volta raggiunta la qualificazione. Capisco bene Mocellini, ma non mi preoccupo: quando si sta particolarmente bene, si vuole sempre provare a strafare ed è lì che il fisico rischia di cedere. Non è nulla di grave ed in fondo da questi piccoli incidenti ci siamo passati più o meno tutti in questa fase”.
MENO MASS START – “La 10km a cronometro è stata avvincente e aperta a tutti. Certo, i norvegesi hanno dominato, ma sono convinto che dovrebbero esserci più gare con partenza individuale in calendario. Gli stessi norvegesi – nonostante il dominio di Klæbo – non sono poi così entusiasti di questo genere di calendario, perchè per tutti gli altri diventa difficile vincere nelle gare sull’uomo. Credo che servirà una riflessione nella prossima stagione…”