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Sci di fondo

Sci di Fondo – Dietmar Nöckler dopo la vittoria in staffetta: “Sul podio saliamo noi quattro, ma la vittoria è di tutto il team”

Molti immaginavano che avrebbe concluso la sua bellissima carriera al termine della passata stagione, invece a 35 anni Dietmar Nöckler si è ripresentato al via, è arrivato nuovamente a guadagnarsi la Coppa del Mondo e oggi ha vinto, insieme a De Fabiani, Daprà e Pellegrino, la sua prima staffetta in carriera.
«Vincere in staffetta è bellissimo per tutta la squadra – ha affermato l’altoatesino delle Fiamme Oro a Fondo Italiaoggi saliamo sul podio noi quattro, ma è un risultato di tutto il team. È successo qui a Dobbiaco ed è ancora più bello. Sapevamo di poter essere competitivi, quando hai Pellegrino in ultima frazione sai già che se lo porti nelle condizioni di potersela giocare, sicuramente è della partita e così è stato. Personalmente avevo un po’ paura di Jouve, quando ho visto che si è staccato lui, mi sono detto che se non fosse successo nulla di particolare, il Pelle questa non se la sarebbe fatta sfuggire. Anche perché lui ci tiene tantissimo a questi risultati di squadra, nonostante abbia vinto tutto a livello individuale, credo che in squadra per lui è più importante ancorea. È bellissimo oggi»
Soltanto una settimana fa Nöckler si era cimentato nella Marcialonga, mentre oggi il chilometraggio era solo di 7,5 km. L’azzurro ha così spiegato le motivazioni che l’hanno spinto a gareggiare soltanto oggi. «Se avessi voluto, avrei potuto partecipare anche ieri. Mi mancava però l’allenamento a skating, dopo aver fatto la Marcialonga della settimana scorsa dovevo recuperare un po’ e non aveva senso fare altre gare. Oggi le sensazioni erano normali, niente di particolare, ma ho visto nel secondo giro che quando c’era da rispondere sono venuto fuori ancora bene. Valnes forse aveva qualcosa in più, e probabilmente ero un pelino indietro per rispondere al suo attacco, perché in salita avrei potuto falro e poi provare a restargli dietro. Ha dimostrato di avere qualcosa in più, anche con i materiali, è stato davvero bravissimo. Alla vigilia della gara non sapevo cosa aspettarmi, ho cercato di restare ottimista come sensazioni, il fatto quando fai il lancio se già in gruppo e non devi rincorrere aiuta. Ho risposto bene, fatto il mio e va bene così».
Il prossimo obiettivo è il Mondiale di Planica, dove Nöckler però non farà tante gare: «A livello individuale mi concentro sulla cinquanta chilometri e nessun’altra competizione, poi se dovesse esserci bisogno vorrei fare parte della staffetta. Sicuramente non mi vedrete in altre gare. Il ritorno al Mondiale dopo sette anni? Non ci ho mai pensato. Negli ultimi anni sto facendo tutto questo perché mi piace, non ho più pensato a qualificazioni per eventi o altro. Avevo il piacere di correre ad Oslo e di fare qualche gara di coppa, perché è sempre bello, soprattutto la 50 km. Tutto ciò che sta arrivando è qualcosa in più, ormai ci sono, cerchiamo di dare il meglio e arrivare più avanti possibile».
Nella staffetta azzurra di oggi, oltre a Nöckler, vi era anche Simone Daprà che con lui si è allenato nella squadra di sede delle Fiamme Oro. Stesso discorso vale in campo femminile per Federica Sanfilippo, così come per Giovanni Ticcò, che bene ha fatto al Mondiale Under 23. «Già in estate sapevamo di essere un gruppo competitivo. Io cerco di dare una mano a loro, che allo stesso tempo riescono a farmi tirare fuori qualcosa in più. Tutta la squadra è andata molto bene per ora, mancava un po’ Simone (Daprà, ndr) che ora ha dimostrato di esserci. Qualcuno ha avuto qualche intoppo e non è mai facile, perché quando a inizio stagione ti ammali o perdi un periodo di allenamento a settembre o ottobre è difficile arrivare al top. Non tutti possono vincere, ma l’obiettivo deve essere riuscire a dare il proprio cento per cento. Non tutti ci sono ancora riusciti e spero lo facciano anche gli altri perché la stagione non è finita».

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