A Dobbiaco la sprint femminile sembrava essere quasi un Campionato Svedese, con ben quattro svedesi in finale. Nel momento più importante, però, è arrivata la zampata di Jessie Diggins, capace nella sua Dobbiaco, pista dove si trova benissimo, a prendersi il terzo posto alle spalle di Sundling e Dahqlvist.
Queste le parole delle prima tre in mixed zone.
Jonna Sundling: «Il mio corpo ha fatto esattamente quello che la mia mente voleva. È stato bello sciare oggi perché la settimana scorsa è stata molto più pesante. Oggi sono andata in finale e sul gradino più alto del podio, quindi è davvero una grande giornata e ne sono felice. Il tracciato mi piace perché è molto veloce, è difficile, perché essendo veloce ci sono le altre atlete vicine e devi stare molto attenta. Devi pensare a dove sciare, ma a quanto pare ho fatto tutto bene.
È difficile dire come migliorerà la mia forma da qui al mondiale, ci sono tanti giorni ma mi allenerò ancora di più e in quota. Voglio essere in una forma ancora migliore, vedremo, ma già oggi mi sento molto bene».
Maja Dahlqvist: «Sono soddisfatta, ho dato il mio meglio per tutta la gara, ma Jonna è stata la più forte oggi. Vorrei sempre vincere, ma sarà per la prossima volta. Il tracciato è molto bello, mi piace quando c’è il doppio giro e sono molto felice di com’è andata la gara oggi.
Dopo un inizio di stagione complicato, mi sento meglio ogni giorno e questo era il piano per la mia stagione. L’anno scorso sono andata bene fino a Natale poi sono peggiorata, mentre quest’anno speravo di poter migliorare la mia forma man mano che mi avvicinavo ai Mondiali e credo di essere sulla giusta strada».
Jessie Diggins: «Adoro gareggiare in Italia, questo è un posto davvero speciale per me. La folla è stata fantastica, è stato bello sciare sotto il sole, davvero, amo stare qui. Ho provato a rilassarmi e dare il meglio di me. È un posto fortunato per me, è sempre bello tornare dove hai così tanti bei ricordi. È un tracciato che mi si addice parecchio perché adoro il saliscendi, le discese hanno molte curve ed è un po’ come una montagna russa, mi piace e lo trovo molto divertente».
