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Atleti Ucraina compatti contro il CIO: “No al ritorno in gara di Russia e Bielorussia, pronti al boicottaggio”

Gli atleti dell’Ucraina si schierano, compatti, contro il CIO (Comitato Olimpico Internazionale), che mercoledì scorso ha aperto le porte a un ritorno in gara degli sportivi di Russia e Bielorussia, seppure con uno status di neutralità, dunque senza prendere parte alle manifestazioni sotto la propria bandiera.
Tuttavia, quest’opzione non convince i portacolori sportivi del Paese di Zelensky, i quali non hanno esitato a fare sentire le proprie voci. L’ha fatto, in particolare, Dmytro Pidruchnyi, il quale ha prestato servizio nell’esercito ucraino nei primi mesi di guerra,fino a quando non gli è stato concesso il permesso di gareggiare. Attualmente è infortunato e sta recuperando a Obertilliach, in Austria.
"Questa dichiarazione del CIO è inaccettabile – ha scritto il biatleta ucraino in una e-mail inviata alla testata NRK –. Ad oggi non conosco atleti ucraini che vogliano competere insieme a rappresentanti di questi Paesi. Anche molti colleghi di altri Stati non sono pronti a gareggiare con russi e bielorussi. Spero che l’International Biathlon Union (IBU) abbia il coraggio di non permetterlo. Se si scoprisse che sono autorizzati, boicotterò tutte le competizioni a cui parteciperanno atleti di questi Paesi".
E, ancora: "Il problema non è che passaporto hanno. Il fatto è che quasi tutti gli sportivi russi e bielorussi sostengono azioni militari in Ucraina, anche se non pubblicamente. La Russia usa lo sport in politica: è un’arena per la propaganda. Pertanto, credo che l’argomento secondo cui non si può ‘discriminare in base al passaporto di un atleta’ non abbia senso, perché lo sport non è isolato dalla politica".
Vitaliy Kalinichenko, saltatore con gli sci ucraino, gli ha fatto eco, sottolineando che, a suo avviso, il CIO dovrebbe "pensare prima di parlare" e il suo compagno di Nazionale Yevhen Marusiak ha sottoscritto: "Sarebbe impossibile gareggiare insieme a coloro che hanno attaccato l’Ucraina".
Da ultimo, Grygorii Vovchynskyi, atleta paralimpico di sci di fondo e biathlon, ha asserito: "Non sono d’accordo sul fatto che russi e bielorussi debbano essere riammessi. Conosco molti di loro che sostengono la guerra. Quando il conflitto sarà finito e la Russia si sarà ritirata, allora saranno i benvenuti. Non prima"

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