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Short Track – Campionati del Mondo Juniores: assegnate le medaglie sui 500 e 1000 metri. Alla Corea del Sud e al Canada i titoli sulle distanze

Nulla di nuovo sotto il sole dello short track mondiale. Le nazioni faro del massimo circuito assoluto, sono sempre quelle che monopolizzano il movimento giovanile. Una considerazione scontata ma che trova in questa specialità conferme disarmanti se si pensa che qualche giovane 18enne nel recente passato, si è messo in mostra anche in Coppa del mondo.
Il verdetto della prima giornata di assegnazione medaglie dei Campionati del mondo juniores di Dresda, ha evidenziato un forte strapotere della Corea del Sud con Canada, Olanda, Cina e Stati Uniti a piazzare qua e là qualche zampata. Nazione outsider la Polonia, sorpresa di giornata  ma sino ad un certo punto.  L’Italia che puntava sull‘infortunato bormino Pietro Castellazzi quale miglior punta della spedizione tedesca, ha fatto il suo, quello secondo le proprie potenzialità calcolando la giovane età degli azzurrini.
Alla luce dell’esito delle qualificazioni, la gara più interessante in ottica italiana era quella dei 1.500 metri maschili, in cui Alessandro Loreggia (Fiamme Oro) e Lorenzo Previtali (Fiamme Oro) avevano guadagnato accesso diretto alle semifinali. La loro avventura però lì si è fermata. Loreggia ha chiuso sesto la sua semifinale, mentre Previtali è stato squalificato. Alessandro Picchiarelli (Velocisti Ghiaccio Torino) non ha invece superato il ripescaggio, che peraltro sui 500 metri ha rappresentato uno scoglio insormontabile per Marco Comensoli (Bormio Ghiaccio) oltre che per gli stessi Loreggia e Previtali. In chiusura di giornata, gli azzurri si sono cimentati nella semifinale della staffetta maschile. Previtali, Loreggia, Picchiarelli e Comensoli hanno però dovuto confrontarsi con una concorrenza agguerritissima (addirittura la Corea del Sud ha realizzato il nuovo record del mondo junior). Il quartetto si è dovuto accontentare dell’accesso alla Finale B, dove si cercherà un piazzamento di prestigio.
In campo femminile tutte le quattro italiane si sono arenate nei ripescaggi. Viola Simonini  (Bormio Ghiaccio) e Margherita Betti (Fiamme Gialle)  hanno sfiorato la qualificazione rispettivamente sui 500 metri e sui 1.500, chiudendo entrambe al secondo posto la batteria che metteva in palio l’ultimo pass per le fasi decisive delle competizioni.
Dicevamo della supremazia della Corea del Sud che ha dominato l’intero podio maschile dei 1500 metri con Lee, Shin e l’altro Lee. Tra le donne sempre sulla distanza più lunga individuale del mondiale, Corea, Canada e Corea del sud sul podio grazie a Kim, Brunelle e Oh.  C
anada al femminile più portata sulla distanza breve con la doppietta griffata Brunelle e Bachand con la cinese Song di bronzo. Dicevamo dell’outsider Polonia capace di fare suo uno storico oro mondiale sui 500 metri, per merito dell’ottimo Michal Niewinski davanti allo statunitense Howard e sul cinese Li.
Domani si giungerà alla conclusione dell’appuntamento iridato juniores, con l’assegnazione dei titoli dei 1.000 metri e delle staffette.

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