L’Italia con ambizioni da podio alla partenza della staffetta femminile a Ruhpolding (Germania) e non delude, prendendosi il terzo gradino del podio con una prestazione di ottimo livello, terminando in terza posizione. Il quartetto azzurro, formato da Samuela Comola, Lisa Vittozzi, Rebecca Passler e Dorothea Wierer, deve arrendersi solo alla Norvegia, da cui ha un distacco all’arrivo di 33”5 e alla Germania, che ha un distacco dalle norvegesi di 15”3.
La Norvegia (Karoline Knotten, Ragnhild Femsteinevik, Marte Olsbu Roeiseland, Ingrid Landmark Tandrevold) pone le basi per il successo nella terza frazione, dopo due frazioni più deboli in cui ha dovuto limitare i danni, in particolar modo nella seconda con Femsteinevik; gara che cambia totalmente quando al cambio, come terza frazionista, si presenta Marte Roeiseland: superando Passler, la campionessa olimpica si porta in testa, guadagnando per la Norvegia 30” di margine grazie a due poligoni veramente solidi e veloci. Vita facile per Tandrevold, che in quarta frazione amministra il risultato con due poligoni senza utilizzare ricariche e può permettersi un ultimo giro di passerella.
Gara in salita per la Germania (Anna Weidel, Vanessa Voigt, Sophia Schneider, Denise Herrmann-Wick), che termina la gara avendo utilizzato ben 10 ricariche. Rimanendo attardata con Weidel in prima frazione rispetto alle concorrenti, si riporta sulla testa nel giro delle due frazioni successive grazie ai due poligoni di Voigt in seconda frazione e ad una eccellente prestazione sugli sci di Schneider in terza: per dare una dimensione di quanto buona sia stata la prestazione della tedesca, Schneider fa segnare il secondo tempo sugli nella sua parte di gara, dietro solo a Anamarija Lampic, in particolare nell’ultima tornata. Nell’ultima frazione, Herrmann, pur non potendo nulla contro Dorothea Wierer al poligono, ha facilmente ragione su di lei sugli sci, arrivando a staccarla di 18”2 sul finale; non è un caso del resto che Herrmann ottenga il miglior course time per la propria frazione, dimostrando ancora una volta, se ce ne fosse bisogno, di essere una delle atlete più forti del circuito sugli sci.
Le azzurre, nonostante una formazione insolita, non deludono con una prestazione al poligono molto convincente, chiudono la loro staffetta con solo 4 ricariche utilizzate, facendo anche meglio delle vincitrici. Comola rimane con il gruppetto di testa nella sua frazione, facendo segnare il miglior tempo nella seconda tornata, fino a quando nel terzo giro Svizzera e Francia, con le ottime Baserga e Jeanmonnot, decidono di imporre un ritmo più sostenuto. Vittozzi, in seconda frazione è la migliore del gruppo sugli sci, confermando la condizione eccellente vista anche nella gara individuale. La sappadina è anche molto veloce al poligono, impressionando nello shooting time della serie in piedi chiusa in 23”4 nonostante abbia dovuto utilizzare ben due ricariche. Rebecca Passler e Dorothea Wierer soffrono un po’ sugli sci nelle rispettive frazioni, sintomo che probabilmente non sono propriamente a loro agio all’interno delle rispettivi frazione, ma al contempo sono assolutamente in controllo al poligono e conducono agevolmente questo quartetto sul podio per la seconda volta dopo quello ottenuto nella tappa di Hochfilzen.
Deluse Francia, orfana di Simon, e Svezia, che partiva senza Elvira Oeberg, lasciata riposare all’ultimo momento; entrambe le nazioni pasticciano al poligono, arrivando a girare (la Francia per ben due volte) e a dover recuperare. Terminano la gara rispettivamente sesto e settimo posto.
Questo risultato porta in dono all’Italia del biathlon il decimo podio in Coppa del Mondo per questa stagione, allungando la striscia di risultati positivi per gli azzurri.
Biathlon – Ancora podio a Ruhpolding! Italia terza dietro Norvegia e Germania
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