Si sa, in una competizione sportiva la lotta al vertice rischia di adombrare quello che avviene dietro. In Italia esultiamo e ci emozioniamo giustamente per la vittoria di Lisa Vittozzi, tornata al successo ieri a Ruhpolding dopo quattro anni di sofferenza sportiva, ma la 15 km femminile ha raccontato anche altre storie. Storie non di riscatto, ma anzi di affermazione. La Groenlandia, infatti, ha raccolto i primi punti in Coppa del Mondo di biathlon nella sua storia grazie a Ukaleq Astri Slettemark, giovane talento di 21 anni che ieri ha chiuso la sua prova al 21esimo posto e può dire la sua anche nella mass start di domenica.
Slettemark non ha sbagliato nessun tiro nei quattro poligoni e all’ottava gara in Coppa del Mondo ha ottenuto 20 storici punti per la sua nazione. La groenlandese ha commentato così il risultato di ieri: «Quanto è stato bello! Ci sono state molte cose andate per il verso giusto. Ora che ci ripenso, non riesco proprio a ricordare cosa sia realmente successo. Quindi in qualche modo devo essere andata con il pilota automatico: dopo l’ultimo tiro sapevo che dovevo difendermi e ho pensato solo a dare tutto quello che potessi», ha detto ai connazionali di KNR. «Ho raggiunto due pietre miliari della mia carriera all’inizio della stagione. Uno era qualificarsi per l’inseguimento e l’altro era prendere punti per la Coppa del Mondo. Inoltre ho anche conquistato il diritto di partecipare alla mass start, non potevo crederci».
Nata a Nuuk, da bambina si è trasferita in Norvegia con la famiglia, seguendo i genitori biatleti (papà Øystein lo ha scoperto tardissimo – a 34 anni – facendo tuttavia in tempo a gareggiare per la Danimarca ai Giochi di Vancouver del 2010). A differenza di suo padre, Ukaleq ha imparato presto il biathlon e i risultati si sono visti: nel 2016 ha vinto tutto il possibile nei Giochi Artici Invernali. Nel 2017 ha disputato le prime gare in Ibu Cup Junior e due anni dopo due anni ha trionfato a Brezno – in Slovacchia – nei Mondiali juniores. Nel 2020 ha invece esordito in Coppa del Mondo (a Hochfilzen) mentre nel 2022 ha coronato un altro suo grande sogno: così come papà Øystein, ha partecipato ai Giochi Olimpici rappresentando la Danimarca. E la mass start di domenica? Difficile ripetere l’impresa, ma mai dire mai. D’altronde questa ragazza è abituata a stupire.