Criticato, discusso, a tratti sicuramente deludente. Tarjei Bø, però, ha continuato a lavorare nel silenzio. E a Pokljuka ha zittito chi qualche settimana fa lo voleva fuori dalla nazionale norvegese in favore di Endre Strømsheim, che pure sta facendo molto bene in Ibu Cup. In Slovenia, il fratello di Johannes Thingnes ha strappato un secondo posto nella sprint e un terzo nell’inseguimento, commettendo un solo errore in sei sessioni di tiro.
Bø aveva già mostrato progressi prima di Natale, arrivando sesto nella mass start di Annecy-Le Grand Bornand, e ora si toglie qualche spina: «Sapevo che prima o poi la stagione sarebbe decollata, ma non sapevo se adesso o più tardi», queste le sue parole a TV2. «È scomodo essere nella posizione del “sesto uomo”, per me è stata la prima volta. Poi quando hai così tanti corridori che fanno bene nella Ibu Cup, diventi una facile preda».
«Sono stato abbastanza paziente, sapevo che prima o poi la condizione sarebbe salita», ha continuato il classe 1988. «Mi ha aiutato avere una squadra di allenatori che mi ha sempre dato fiducia. Mi considero ancora abbastanza bravo: è stato bello dimostrare a me stesso e agli altri che ho ancora qualcosa da dire in zona-vertice».