Ha il volto orgoglioso Federico Pellegrino al termine della final climb. Il campione valdostano ha appena chiuso al quarto posto il Tour de Ski, un risultato che fino a pochi anni fa in pochi avrebbero immaginato. I dubbi sarebbero stati però degli altri, non certo i suoi, perché il campione azzurro è da sempre convinto che un atleta non debba mai porsi limiti, partire pensando di non poter raggiungere un determinato obiettivo.
«Se quattro o cinque anni fa mi avessero detto che avrei sfiorato il podio nella classifica generale del Tour de Ski – ha affermato Pellegrino a Fondo Italia – avrei detto che non era impossibile, perché, come ripeterò all’infinito, solo a fine carriera un atleta scopre quali sono i suoi limiti, ma avrei comunque aggiunto che dovevo mangiare tanta polenta e fare tante ore di allenamento. È ciò che ho fatto in questi anni, così ora mi ritrovo lì a non troppi secondi dal podio di un Tour de Ski che ho corso da protagonista e, soprattutto nelle ultime due gare, mi ha dato sensazioni veramente importanti sulla conoscenza del mio corpo e sul futuro, con margini di miglioramento a portata di mano e la strada giusta per continuare a migliorarmi che è ben chiara davanti ai miei occhi».
Pellegrino ha chiuso all’ottavo posto la final climb, continuando a migliorare in una gara che fino a due anni fa non aveva mai affrontato: «Sono davvero tanto contento del mio approccio, perché paga e sta pagando. Ho preso appunti, in tre edizioni di questa gara non sono mai scoppiato, quindi vuol dire che potenzialmente valgo di più rispetto a quanto messo in pratica. Sono però una persona a cui piace andare avanti per piccoli passi e consolidarli, anche oggi ho fatto degli step avanti. In futuro, ho voglia di continuare così, perché il Cermis è una gara unica che non può prevedere una preparazione specifica, ma allo stesso tempo può garantire una buona classifica generale del Tour de Ski. Prendete oggi, vero che alla vigilia ero quarto come all’arrivo, ma ho superato due atleti che mi erano davanti e mi hanno sorpassato altri due che erano dietro. Altri ancora hanno provato a passarmi e li ho superati nuovamente alla fine. Bisogna quindi tenere conto di questa gara. Io sto cercando di riuscire a far crescere la miglior espressione del Pellegrino overall, capace di performare in tutte le gare. Continuo così, perché so che questa è la strada giusta e posso limare ancora qualcosa».
Ora arriva il momento più bello, più dei podi e del bellissimo quarto posto odierno, il ritorno a casa dalla sua Greta e dal piccolo Alexis. «Non vedo l’ora di arrivare a casa, perché sono stati dieci giorni durissimi per me, ma soprattutto per Greta. Non è stato facile per lei, a due settimane dalla nascita di un figlio, essere l’unico genitore a casa a crescerlo ed accudirlo. La ringrazierò per tutta la vita per ciò che sta facendo per me, per noi, per la nostra famiglia. Contiamo le ore da giorni, ogni volta che ci siamo scritti abbiamo fatto il countdown».